tr?id=945082922274138&ev=PageView&noscript=1 Le società semplici facilitano la gestione patrimoniale, ma... per quanto ancora?

La Rivista | nº 02 Febbraio 2022

Le società semplici facilitano la gestione patrimoniale, ma... per quanto ancora?

di Pierluigi Lami, tributarista

Da sempre la società semplice è stata considerata lo strumento maggiormente idoneo alla gestione dei patrimoni immobiliari familiari a causa del suo modello particolarmente duttile che, per raggiungere il solo scopo di ricavare utili o di gestire in modo statico i beni comuni, non richiede coordinamenti di mezzi né organizzazioni tali da comportare un’elaborata architettura societaria.

La sua “semplice” conduzione, che preclude lo svolgimento di un’attività d’impresa o commerciale, le consente di adottare il regime fiscale proprio delle persone fisiche non imprenditori, in base al quale:

  • non è prevista l’assoggettabilità alla disciplina IVA;
  • è prevista l’esenzione dell’imposizione fiscale sulle plusvalenze determinate sulla vendita di immobili (tranne i terreni edificabili) detenuti da più di cinque anni;
  • viene adottata la tassazione per trasparenza;
  • non è prevista l’assoggettabilità all’IRAP;
  • non si applicano le disposizioni in tema di società di comodo;
  • non si applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale.

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