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La Rivista | nº 03 Marzo 2022


Settore vitivinicolo: aggiornamenti normativi

di Giordano Zinzani, enologo, esperto di legislazione vitivinicola

Anche nel mese di febbraio sono intervenute diverse modifiche alla normativa del settore vitivinicolo e di seguito riportiamo quelle più importanti e di prossima applicabilità.

Deroga per la vinificazione fuori zona per i vini IGP

Come scritto nell’articolo di dicembre 2021, su questa rivista: “Il Parlamento Europeo e il Consiglio adottano la nuova PAC per il periodo 2023-2027: novità per il settore vitivinicolo”, dove fra le norme introdotte con il Regolamento UE n. 2021/2117 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2 dicembre 2021, entrate in vigore lo scorso 7 dicembre, è stata introdotta la novità che per i vini IGT anche la produzione o vinificazione, nel limite massimo del 15%, delle uve derivanti da vigneti ubicati al di fuori della zona di produzione delimitata, deve avvenire nella zona geografica indicata nel disciplinare.

A seguito di questa novità, il MIPAAF ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola di avere più tempo per adeguarsi al Regolamento Europeo, che riguarda la definizione di produzione per i vini IGP. Per contenere il danno economico dei numerosi produttori vitivinicoli che tradizionalmente hanno vinificato, nel limite massimo del 15% delle uve fuori zona,  il Ministero ha accordato un periodo transitorio fino al 14 luglio 2022, (data di fine dell’attuale campagna vendemmiale), perché possano essere utilizzate in zona di produzione delle specifiche IGP, le frazioni di partite di mosti o vini atti a diventare IGP (al max 15%) ottenuti da uve elaborate fuori zona e derivanti dalla vendemmia 2021 e precedenti. 

La Deroga è contenuta nella Circolare Prot. 0090032 del 24/02/2022 emanata dal Ministero. Nella stessa Circolare si comunica che, se del caso, il Ministero fornirà, in tempo utile per la prossima campagna vendemmiale 2022/2023, le indicazioni in merito alle condizioni e modalità di elaborazione dei vini IGP nelle relative zone di produzione, con particolare riguardo alle compatibilità delle uve (massimo 15%) ottenute fuori zona con le disposizioni dei relativi disciplinari IGP.

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