La Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 all’articolo 1, commi da 100 a 106, prevede la possibilità di assegnazione e cessione di beni ai soci, di trasformazione delle società commerciali in società semplici e l’estromissione dell’immobile strumentale dell’imprenditore individuale beneficiando di una tassazione agevolata sui plusvalori determinati da tali operazioni.

In particolare, le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2023 sembrano ricalcare la disciplina in materia di assegnazione agevolata, cessione e trasformazione già prevista dalla Legge n. 208/2015 (art. 1, commi da 115 a 120), successivamente riproposta anche dalla Legge 232/2016. Pertanto, si può desumere che restino valide le indicazioni fornite precedentemente dall’Agenzia delle Entrate, in particolare, tramite le Circolari n.26/E e n.37/E del 2016.

Nel proseguo si evidenzieranno i requisiti richiesti per l’operazione di trasformazione agevolata in società semplice, le modalità di determinazione della base imponibile e dell’imposta, sia con riferimento all’imposizione diretta che indiretta nonché le ripercussioni sulle riserve e sui soci.

Requisito soggettivo

L’articolo 1, comma 100, della Legge 197/2022 introduce la disciplina elencando i soggetti ammessi all’assegnazione agevolata, alla cessione dei beni e alla trasformazione in società semplice.

Rientrano quindi tra i potenziali beneficiari dell’agevolazione:

1. 1. le società in nome collettivo;
2. 2. le società in accomandita semplice;
3. 3. le società a responsabilità limitata;
4. 4. le società per azioni;
5. 5. le società in accomandita per azioni.