Il trust in agricoltura: tra istituti affini e convenienza fiscale

di Sauro Garavini, dottore commercialista e Massimiliano Mercuri, dottore commercialista

Negli ultimi anni l’istituto del trust - grazie ad alcune aperture del legislatore (anche fiscale) - risulta di grande interesse in quanto permette all’imprenditore agricolo di separare il patrimonio personale da quello aziendale, oltre ad assicurare una gestione efficiente ed unitaria dell’azienda, anche in vista del passaggio generazionale della stessa, nonché al fine di pianificare la propria successione.

Oggetto del trust, oltre a poter essere direttamente la proprietà o altri diritti reali su terreni agricoli, possono essere direttamente le quote societarie della società agricola proprietaria del terreno stesso. Come nel caso di società immobiliare, la società agricola, le cui quote possono essere oggetto di apporto nel trust, non dovrà subire le interferenze causate dal cambio di compagine sociale ma continuerà a svolgere la propria attività imprenditoriale agricola per il tramite del proprio organo amministrativo.

Nel presente contributo abbiamo voluto sintetizzare alcuni concetti riguardo la natura del trust ed istituti giuridici comparabili. Abbiamo quindi introdotto il relativo regime fiscale applicabile al trust e svolto alcune considerazioni riguardo al caso del trust con funzione di holding di partecipazioni.

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