La DOP economy italiana non conosce crisi: superati i 20 miliardi di euro di valore alla produzione con 890.000 occupati

di Andrea Cristaldini, esperto in Sviluppo Rurale Sostenibile

Come è consuetudine, è stato pubblicato dall’Osservatorio Qualivita[1] e dall’Osservatorio ISMEA, in collaborazione con Origin Italia[2], il XXI rapporto ISMEA-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP STG, l’indagine annuale che analizza i dati macroeconomici delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane di qualità che rientrano nel circuito della DOP economy. Il rapporto fornisce informazioni puntuali anche con riferimento ai dati economici territoriali a livello regionale e provinciale, ai dati del canale GDO e un approfondimento sulle criticità e priorità di innovazione e ricerca per le filiere DOP IGP. Inoltre, per la prima volta nella XXI edizione del rapporto, è stato stimato l’impatto sull’occupazione delle filiere IG.

Nei Paesi dell’Unione Europea si contano nel complesso 3.151 prodotti DOP, IGP, STG, di cui 1.531 agroalimentari e 1.620 vitivinicoli. A questi vanno aggiunti ulteriori 222 prodotti DOP IGP STG registrati in Paesi terzi all’UE (dati al 31/11/2023).

L’Italia si conferma leader mondiale in termini di numero di prodotti registrati afferenti il circuito della DOP economy, con un totale di 853 prodotti DOP IGP STG, di cui 326 per il comparto cibo e 527 per il settore vitivinicolo (dati al 31/11/2023). A seguire troviamo la Francia (713 prodotti), la Spagna (357 prodotti), la Grecia (262 prodotti), il Portogallo (193 prodotti) e la Germania (142 prodotti) (Tabella 1).

Tabella 1 - Prodotti DOP IGP STG per Paese

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Fonte: elaborazione da XXI rapporto ISMEA-Qualivita da fonte UE - Dati al 30.11.2023

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