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L'agricoltura, da sempre fulcro delle società umane, sta attraversando una trasformazione cruciale. Non più limitata alla mera produzione di cibo, oggi si parla sempre più di agricoltura multifunzionale, un concetto che abbraccia diverse attività complementari e interconnesse.
L'agricoltura multifunzionale vede le imprese agricole impegnate in una varietà di attività, tra queste, un ruolo di crescente importanza è rivestito dalla produzione di energia da fonti rinnovabili, come il solare, l'eolico e il biogas. L'integrazione della produzione energetica con l'attività agricola, come sappiamo, offre numerosi vantaggi.
In primo luogo, la produzione di energia rinnovabile rappresenta una fonte di reddito aggiuntiva per gli agricoltori, questo vale anche quando la produzione è destinata esclusivamente all’autoconsumo in quanto, riducendo i costi energetici aziendali, consente di migliorare la capacità reddituale dell’impresa. In un settore spesso soggetto a fluttuazioni di mercato e condizioni meteorologiche avverse, avere una fonte di entrate diversificata migliora la stabilità economica delle imprese agricole.
In secondo luogo, la produzione di energia rinnovabile contribuisce significativamente alla sostenibilità ambientale. Riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e abbattendo le emissioni di gas serra, le imprese agricole possono diventare protagoniste nella lotta al cambiamento climatico. Inoltre, l'uso di residui agricoli per la produzione di biogas non solo genera energia, ma risolve anche il problema dello smaltimento dei rifiuti organici, chiudendo il ciclo dei nutrienti in modo ecologico.
Inoltre, l'integrazione tra agricoltura e produzione energetica favorisce la resilienza delle imprese agricole. In un contesto di crescente incertezza climatica e di mercato, diversificare le attività e le fonti di reddito permette agli agricoltori di affrontare meglio le sfide e di adattarsi ai cambiamenti.
Nonostante ciò, stiamo assistendo ad un conflitto ideologico tra differenti correnti di pensiero che ha portato a veri e propri dibattiti sull’utilizzo del suolo agricolo, in particolare per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici a terra. Sicuramente l’introduzione di limitazioni alla diffusione del fotovoltaico in agricoltura, introdotte con il Decreto Legge n. 63/2024, rappresenta un tema di discussione ancora oggi aperto.
Da un lato, c'è un forte interesse nel promuovere le energie rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra e combattere il cambiamento climatico. Dall'altro, emergono preoccupazioni significative riguardo all'impatto che questi impianti possono avere sull'ambiente rurale, sulla produzione alimentare e sull'economia agricola.
Chi è contrario all'installazione di impianti fotovoltaici in aree agricole solleva diversi punti critici: la perdita di terreni coltivabili (con una influenza negativa sulla produzione alimentare locale), l’impatto paesaggistico, il rischio che l'installazione e la manutenzione di questi impianti possano disturbare gli ecosistemi locali compromettendo la biodiversità.
Inoltre, ci sono molti investitori in energie rinnovabili a cui non importa di creare sinergie tra agricoltura e territorio, sfruttando il suolo come mero substrato per installare pannelli fotovoltaici e pale eoliche.
D'altro canto, i sostenitori degli impianti fotovoltaici in agricoltura argomentano che tali installazioni possono essere integrate in modo sostenibile. Ad esempio, l'agrivoltaico è una pratica emergente che combina la produzione agricola e l'energia solare, permettendo di utilizzare la terra sia per coltivare cibo che per produrre energia. Questa soluzione potrebbe offrire un compromesso, riducendo l'impatto negativo sui terreni agricoli e contribuendo al contempo alla transizione energetica.
Questo dibattito riflette un equilibrio delicato tra la necessità di sviluppare fonti energetiche rinnovabili e la tutela delle risorse agricole e ambientali.
Ciò che bisogna considerare, però, è che l'evoluzione delle imprese agricole, ormai inevitabile, risiede proprio nella sinergia tra produttività, transizione ecologica ed energetica. Pertanto, l'agricoltura multifunzionale e la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresentano una strategia vincente che non deve essere trascurata.
Il settore agricolo, grazie all'avvento delle tecnologie avanzate e dell'intelligenza artificiale, potrebbe sviluppare opportunità senza precedenti. A tale scopo, la politica dovrebbe concentrarsi sul sostenere le imprese agricole nell'adozione di queste innovazioni, promuovendo investimenti in ricerca e formazione per sostenere le imprese in questa evoluzione.