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Come emerge dall’Indagine sul settore vinicolo in Italia[1], pubblicata a fine maggio 2025 dall’Area Studi di Mediobanca è in crescita l’internazionalizzazione del vino: oggi quasi una bottiglia su due viene consumata in un Paese diverso da quello che l’ha prodotta (il rapporto tra export e consumi passato dal 27% del 2000 al 46,6% del 2024).
Nel 2024 la produzione mondiale di vino è stimata in 226 milioni di ettolitri, in calo del 4,8% sul 2023 mentre i consumi si attestano a 214 milioni di ettolitri (-3,3%). L’Italia è in controtendenza: +15,1% nella produzione rispetto al 2023 e +0,1% nei consumi, con 37,8 litri pro-capite all’anno. In attivo anche il saldo commerciale: in 20 anni è cresciuto a un tasso medio annuo del 5,5%, passando da 2,6 miliardi di euro del 2004 ai 7,5 nel 2024. L’Italia nello scenario mondiale è, inoltre, il primo esportatore di vino per quantità (21,7 milioni di ettolitri nel 2024) e il secondo per valore (8,1 miliardi di euro dietro solo agli 11,7 miliardi della Francia