tr?id=945082922274138&ev=PageView&noscript=1 Per la prossima vendemmia sono tanti i timori e le incertezze: modifiche e cali dei consumi, introduzioni di dazi e giacenze elevate

Per la prossima vendemmia sono tanti i timori e le incertezze: modifiche e cali dei consumi, introduzioni di dazi e giacenze elevate

di Giordano Zinzani, enologo, esperto di legislazione vitivinicola

A pochi mesi dall’inizio della vendemmia 2025, in diversi territori – non solo italiani – permane un clima di forte incertezza, in particolare per quanto riguarda la redditività del settore.

Sebbene le previsioni annuncino una vendemmia complessivamente regolare a livello europeo, il comparto vitivinicolo si trova ad affrontare profonde trasformazioni. I consumatori stanno modificando significativamente le proprie abitudini, sia in termini di quantità che di tipologie di vino consumate. Tuttavia, il settore non sempre riesce ad adattarsi con sufficiente rapidità a tali cambiamenti, soprattutto in un contesto reso più complesso dagli effetti del cambiamento climatico e dalle attuali dinamiche geopolitiche. Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dalle giacenze ancora elevate presenti in molte cantine.

Per visionare il contenuto devi avere un abbonamento attivo


Sei già abbonato?






SCOPRI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA RIVISTA

Please publish modules in offcanvas position.