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EFSA: il biologico contiene meno residui del convenzionale, ma non è del tutto immune

di Andrea Cristaldini, agronomo

Negli ultimi anni, la questione della presenza di sostanze non autorizzate nei prodotti biologici ha assunto crescente rilevanza per Autorità di controllo, operatori e consumatori.

Il nuovo documento tecnico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)Findings of non-authorised substances in food and feed certified as organic (2025) — fornisce un’approfondita indagine sulla presenza di sostanze attive non autorizzate in prodotti alimentari e mangimi certificati come biologici. Lo studio ha riguardato 21 principi attivi[1], individuati più frequentemente nei sistemi di allerta e controllo dell’UE (OFIS[2]) tra il 2021 e il 2022. Nessuna di queste sostanze ha origine naturale; tutte sono o sono state impiegate come fitofarmaci, biocidi o medicinali veterinari, con differenti modalità e ambiti di utilizzo.

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