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Negli ultimi due anni il legislatore italiano ha posto crescente attenzione alla tutela del suolo agricolo, cercando un difficile equilibrio tra la necessità di garantire sicurezza alimentare e quella di sostenere la transizione energetica.
Questa tensione normativa emerge chiaramente da due provvedimenti rilevanti: il Decreto Agricoltura del maggio 2024 e il successivo Decreto Direttoriale n. 149/2025, che disciplina l’agrivoltaico avanzato.
Il Decreto Agricoltura (D.L. 63/2024) rappresenta un intervento restrittivo teso a limitare il consumo del suolo agricolo per impianti fotovoltaici tradizionali realizzati a terra, introducendo un divieto generalizzato all’installazione di moduli a terra in aree agricole, fatta eccezione per specifiche deroghe. Tali deroghe sono concesse solo in casi particolari: aree degradate (cave e miniere), adiacenze di infrastrutture esistenti (aeroporti, ferrovie), e impianti già esistenti oggetto di rifacimento o potenziamento. Questo impianto normativo sottolinea la volontà di tutelare il suolo agricolo da una riconversione massiva verso usi energetici, che metterebbe a rischio la funzione primaria dell’agricoltura: la produzione alimentare.