tr?id=945082922274138&ev=PageView&noscript=1 Impianti fotovoltaici a terra: la tutela del consumo del suolo passa anche da una diversa tassazione degli impianti

Impianti fotovoltaici a terra: la tutela del consumo del suolo passa anche da una diversa tassazione degli impianti


di Stefano Neri, esperto di fiscalità agraria

Negli ultimi due anni il legislatore italiano ha posto crescente attenzione alla tutela del suolo agricolo, cercando un difficile equilibrio tra la necessità di garantire sicurezza alimentare e quella di sostenere la transizione energetica.

Questa tensione normativa emerge chiaramente da due provvedimenti rilevanti: il Decreto Agricoltura del maggio 2024 e il successivo Decreto Direttoriale n. 149/2025, che disciplina l’agrivoltaico avanzato.

Il Decreto Agricoltura (D.L. 63/2024) rappresenta un intervento restrittivo teso a limitare il consumo del suolo agricolo per impianti fotovoltaici tradizionali realizzati a terra, introducendo un divieto generalizzato all’installazione di moduli a terra in aree agricole, fatta eccezione per specifiche deroghe. Tali deroghe sono concesse solo in casi particolari: aree degradate (cave e miniere), adiacenze di infrastrutture esistenti (aeroporti, ferrovie), e impianti già esistenti oggetto di rifacimento o potenziamento. Questo impianto normativo sottolinea la volontà di tutelare il suolo agricolo da una riconversione massiva verso usi energetici, che metterebbe a rischio la funzione primaria dell’agricoltura: la produzione alimentare.

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