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Dopo tre anni di sperimentazione, dal prossimo 1° dicembre scatterà anche in Italia l’obbligo di esibizione della ricetta elettronica per l’acquisto di farmaci veterinari.
Lo ha stabilito il D.L. n. 91/2018, il quale istituisce un nuovo sistema di gestione della distribuzione dei prodotti farmacologici utilizzabili sugli animali, sistema che garantirà un maggior controllo e una maggiore trasparenza sull’utilizzo di tali prodotti.
Oggetto dell’obbligo di prescrizione tramite la nuova ricetta elettronica sono tutti i medicinali veterinari autorizzati sul mercato italiano.
I soggetti interessati dalla nuova disciplina sono medici veterinari, farmacie e parafarmacie, grossisti autorizzati alla vendita diretta, mangimifici e servizi veterinari delle Regioni-ASL.
Per poter acquistare farmaci veterinari, sarà necessaria la ricetta elettronica per proprietari e detentori di animali da produzione, nonché per coloro che possiedono o detengono animali da compagnia.
Per poter acquistare farmaci veterinari, a partire dal mese di dicembre, i proprietari dovranno recarsi presso il punto vendita muniti del proprio codice fiscale e di un PIN a quattro cifre fornito dal veterinario aziendale che ha registrato la prescrizione all’interno della nuova banca dati.
Per poter operare all’interno della nuova piattaforma, è necessario che tutti gli allevatori, così come gli enti e professionisti, siano preventivamente registrati al sito www.ricettaveterinariaelettronica.it. Per gli allevatori di specie animali per cui è prevista l’iscrizione ad una specifica anagrafe, essa è necessaria per perfezionare la registrazione al portale.
Una volta acquistato il farmaco, l’operazione sarà automaticamente registrata nel sistema e attribuita al relativo allevamento/proprietario e agli animali indicati in ricetta.
Successivamente, occorrerà completare le registrazioni aziendali, le quali, per il momento, potranno essere eseguite secondo le modalità ordinarie, in maniera cartacea o tramite i singoli software aziendali. È probabile, però, che in futuro, anche tali procedure saranno informatizzate.
Questo perché tra gli obiettivi fissati dal precedente Governo c’era quello di una progressiva eliminazione delle registrazioni cartacee, già iniziata con l’obbligo di emissione del modello 4 in formato digitalizzato, ma si arriverà anche alla digitalizzazione dei registri di carico e scarico dei farmaci in caso di scorte e al registro dei trattamenti.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che presto tutti i trattamenti saranno registrati online all’interno di una banca dati comune a tutti i servizi veterinari competenti. Grazie a ciò sarà possibile produrre dei report specifici e, grazie ad un apposito applicativo, sarà attribuito ad ogni allevamento un punteggio di rischio sanitario e uno sul benessere degli animali che potranno essere utilizzati per attribuire incentivi o penalizzazioni all’allevatore.
L’obiettivo primario della nuova disciplina è quello di semplificare le procedure burocratiche, disintermediando le procedure ed ottenendo un risparmio di costi.
Inoltre, la digitalizzazione dei dati e la formazione di una banca dati comune sarà funzionale ad una maggior tutela della salute pubblica, tramite una più attenta lotta all’antibiotico-resistenza e un maggior controllo sull’utilizzo dei farmaci.
Grazie a tale base dati, sarà attivato un sistema di segnalazioni delle eventuali irregolarità riscontrate e, successivamente, potranno essere attivati anche i relativi controlli.