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Quella delle agevolazioni edilizie è una delle costanti della Legge di Bilancio: dal 1998, infatti, seppur con diverse formulazioni e previsioni, gli sgravi fiscali previsti hanno attivato investimenti per oltre 292 miliardi di euro.
Anche per il 2019 non mancheranno le opportunità: tutte le agevolazioni fiscali previste ed in scadenza al 31 dicembre 2018 sono state prorogate di un anno. In alcuni casi, però, sono stati introdotti nuovi obblighi e adempimenti correlati; servirà quindi prestare attenzione per non perdere i benefici.
In base a quanto previsto dall’art. 16-bis del TUIR, sono agevolati gli interventi sugli immobili residenziali, sulle parti comuni degli edifici e sulle relative pertinenze che consistono in manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni condominiali), manutenzione straordinaria, ristrutturazione, risanamento e così via.
Per tali tipologie di intervento, è prevista una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, la quale viene ripartita in dieci rate annuali.
Per poter accedere alle agevolazioni, sarà necessario che il pagamento avvenga per mezzo di un bonifico parlante, ossia una particolare tipologia di bonifico in cui vengono specificati codice fiscale e partita IVA del richiedente, nonché la specifica causale con il riferimento normativo.
Tra le novità legate a questa tipologia di agevolazione va menzionato il nuovo obbligo di comunicazione all’ENEA: da quest’anno, anche per gli interventi di ristrutturazione, nel caso in cui l’intervento produca un risparmio energetico, sarà necessario inviare comunicazione all’ente entro novanta giorni dalla conclusione dei lavori.
Strettamente collegato al bonus ristrutturazione è il bonus mobili: esso consiste in una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute nel 2019 per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A+ (A per i forni).
Per poter accedere a tale agevolazione, però, è necessario che tali mobili siano acquistati per arredare un immobile che sia già fatto oggetto di una ristrutturazione agevolata sulla base delle richiamate disposizioni di cui all’art. 16-bis. Va evidenziato che i lavori di ristrutturazione devono essere almeno di manutenzione straordinaria e non devono essere iniziati prima del 2018.
La spesa massima agevolabile per il bonus mobili è di 10.000 euro e la relativa detrazione, quindi, sarà di 5.000 euro, la quale sarà ripartita in dieci rate annuali.
Ai fini dell’agevolazione, non è richiesto l’utilizzo di bonifico parlante per il pagamento, il quale potrà essere effettuato tramite bonifico ordinario (bancario o postale), carta di credito o carta di debito.
Tra gli interventi per cui le agevolazioni sono state prorogate anche per il 2019, va menzionato anche il bonus per la riqualificazione energetica.
Per accedere all’ecobonus sarà necessario svolgere interventi di riqualificazione energetica globale e sulle coperture sugli immobili residenziali e strumentali. Tali interventi potranno riguardare anche il cambio delle finestre, l’installazione di schermature solari e la sostituzione di caldaie (in classe A).
La detrazione fiscale (IRPEF e IRES) sarà ripartita in dieci anni, in una misura compresa tra il 50% (per finestre, schermature, caldaie), il 65% (misura ordinaria) e il 70-75% (per lavori condominiali sugli involucri).
Per poter accedere alle agevolazioni, sarà necessario provvedere al pagamento tramite bonifico parlante. Inoltre, per tale tipologia di agevolazione, sarà sempre necessario inviare la relativa comunicazione ad ENEA entro novanta giorni dal termine dei lavori.
Fino al 2021 è confermata la detrazione fiscale per la prevenzione antisismica consiste nello svolgimento di interventi di messa in sicurezza statica degli immobili a destinazione produttiva e delle abitazioni collocati nelle zone ad alta pericolosità sismica. Sono agevolati anche gli interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento volumetrico.
La detrazione sarà attribuita in una misura compresa tra il 50% e l’85% in base alla tipologia degli interventi e alla variazione delle classi di rischio, su una spesa massima agevolabile pari a 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione sarà poi ripartita in cinque rate annuali.
Anche per tale agevolazione è necessario che il pagamento sia effettuato tramite bonifico parlante.
La Legge di Bilancio 2018 ha confermato la possibilità di usufruire del bonus verde introdotto dalla legge 205/2017 (commi 12 e 13): anche per l’annualità 2019, sarà possibile detrarre dalle spese sostenute la quota del 36% delle spese documentate, con un limite di € 5.000 per unità immobiliare.
Saranno agevolati gli interventi effettuati per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Saranno agevolate anche le spese per la progettazione e manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi sopra indicati.
Per poter usufruire di questa agevolazione sarà possibile effettuare il pagamento utilizzando qualsiasi metodo di pagamento tracciabile: esso potrà quindi essere effettuato tramite bonifico ordinario, carta di credito o debito, ma anche tramite assegno non trasferibile.