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Dalla pubblicazione del Decreto Legge fiscale n. 124/2019 emerge la rimodulazione del pagamento degli acconti delle imposte sui redditi con effetto immediato per IRPEF, IRES e IRAP.
Porta un positivo effetto per il primo anno la modifica introdotta dall’articolo 58 del Decreto fiscale che riduce la seconda rata dell’acconto delle imposte in scadenza il 30 novembre.
La disposizione interesserà esclusivamente i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice.
L’articolo 58 ha disposto la modifica per i soggetti di cui all’articolo 12-quinquies, commi 3 e 4, del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 che, come indicato dalla stessa Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 1° agosto con cui ha illustrato la proroga dei termini per il versamento delle imposte al 30 settembre, si ritiene possa interessare anche i contribuenti che, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2018:
La norma introdotta dal Decreto fiscale non cita espressamente tali soggetti, sarebbe quindi opportuno che l’Agenzia facesse ulteriore chiarezza al fine di dare maggior serenità ai contribuenti.
Attualmente è previsto che l’acconto IRPEF (ma i principi sono estendibili a IRES e IRAP) è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno quando l’importo è superiore a 51,65 euro. In tal caso il versamento è dovuto:
Con la modifica apportata dal Decreto n. 124/2019 la seconda rata passa dal 60% al 50%, pertanto l’acconto per l’anno 2019 sarà complessivamente del 90%.
Dal prossimo anno la disposizione sarà completamente a regime e l’acconto per i suddetti soggetti (quando superiore a 257,52 euro), sarà dovuto nella misura del 50% insieme al saldo ed il rimanente 50% entro il 30 novembre.
Il posticipo degli acconti permetterà lo slittamento di quasi 1,5 miliardi di euro nel gettito dell’anno 2020.