Come gli altri settori produttivi, anche l’agricoltura sostiene il peso della crisi determinata dall’epidemia da COVID-19. Alcuni settori hanno già risentito pesantemente delle misure di lockdown nazionali e internazionali; tra questi primeggia, purtroppo, il settore florovivaistico.
Altri settori del comparto primario hanno avvertito l’effetto prima del lockdown, con la chiusura delle attività HO.RE.CA, poi, con la modifica dei consumi, subiscono una ulteriore contrazione della domanda interna e estera. Tra questi, i settori maggiormente colpiti sono quelli del latte e derivati, del vino e, in parte, anche quello delle carni.
I settori che, per ora, hanno risentito meno della crisi sono quelli dell’ortofrutta. Ma anche tale settore ha subito e continua a subire il problema degli scambi internazionali e la modifica degli stili di vita dei consumatori, conseguenti ai provvedimenti per contenere la pandemia. A questo si aggiunga che molte aziende del nord hanno subito danni ingenti dovuti al maltempo, danni che tardano ad essere quantificati per le restrizioni alla mobilità.
In questo contesto, le imprese premono per l’ottenimento di contributi e, comunque, per l’accesso al credito, al fine di sopperire alle mancate entrate.
Con il “Decreto Liquidità” è stato previsto un intervento statale per fornire garanzie pubbliche per l’accesso al credito tramite SACE, Fondo di Garanzia delle PMI e, per il settore agricolo, tramite ISMEA.
L’ambito degli interventi di ISMEA a sostegno della liquidità per l’emergenza COVID-19
ISMEA è il soggetto deputato al rilascio delle garanzie alle imprese del settore agricolo e della pesca. L’articolo 13 del D.L. 23/2020 assegna 100 milioni di euro ad ISMEA per il rilascio di garanzie destinate ad assicurare la liquidità alle imprese dei suddetti settori.
Rientra tra queste misure di sostegno il prestito, della durata massima di sei anni, di un importo fino al 25% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata, e, comunque, non superiore a 25.000 euro.
Le imprese agricole godono di un regime contabile semplificato e, ad esclusione di alcuni soggetti (ad esempio le Srl), hanno l’obbligo delle sole scritture relative agli adempimenti IVA, non determinano quindi il reddito a costi e ricavi, ma in base al reddito fondiario. Il rimando, previsto dell’art. 13 del D.L. 23/2020, al limite finanziabile pari al 25% dei ricavi genera un problema per tutte le imprese individuali e le società semplici che operano in questo settore, le quali non depositano bilanci e dalle proprie dichiarazioni fiscali possono dare evidenza del fatturato, mentre i ricavi dovrebbero essere determinati tramite una ricostruzione a posteriori.
Questa mancanza di coordinamento tra le norme e la realtà del sistema agricolo rischia quantomeno di ritardare l’accesso al credito.
Gli altri interventi di ISMEA a sostegno degli investimenti
L’Ente concede garanzie dirette alle piccole e medie imprese che svolgono le attività agricole di cui all’art. 2135 del Codice Civile.
Per poter richiedere la garanzia di ISMEA, i finanziamenti delle imprese devono essere destinati alle attività agricole e a quelle connesse per le seguenti finalità:
- realizzazione di opere di miglioramento fondiario;
- ricerca, sperimentazione, innovazione tecnologica e valorizzazione commerciale dei prodotti;
- costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole o di quelle connesse;
- acquisto di nuove macchine e attrezzature per lo svolgimento delle attività agricole o di quelle connesse;
- operazioni di trasformazione del debito, destinate in particolare alla trasformazione a lungo termine di precedenti passività contratte e breve ed a medio termine.
ISMEA può rilasciare garanzie nei limiti del 70% dell'importo del finanziamento. Il limite si eleva all'80% nel caso in cui il soggetto beneficiario sia un giovane agricoltore così come definito dal Regolamento CE 1257/1999 e dagli articoli 1 e 2 della Legge 15 dicembre 1998, n. 441.
La copertura della garanzia ISMEA non può superare i seguenti limiti:
- 1 milione di euro nel caso di micro o piccole imprese;
- 2 milioni di euro nel caso di medie imprese.
Tipologia di impresa |
Agricoltore |
Giovane agricoltore |
Micro o piccola impresa |
70% |
80% |
Media impresa |
70% |
80% |
Tab. 1 - Percentuali e limiti della garanzia diretta (fonte ISMEA)
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