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L’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ha avuto ripercussioni anche per quanto riguarda le convocazioni degli organi sociali come consiglio d’amministrazione e assemblea dei soci.
Entrambi questi organi, uno preposto alla redazione del bilancio e l’altro addetto alla sua approvazione, grazie alle disposizioni del Decreto “Cura Italia”, potranno essere convocati con modalità telematica e utilizzando mezzi di comunicazione.
Dal combinato disposto dell'art. 2388 c.c. e dell'art. 106 del D.L. 18/2020, la presenza alle riunioni del consiglio d’amministrazione può avvenire con mezzi di telecomunicazione, anche se lo statuto non lo prevede espressamente.
Tali disposizioni vengono applicate per analogia anche all’assemblea dei soci.
Secondo l’art. 106 del Decreto “Cura Italia”, infatti, sono previste forti semplificazioni in materia di partecipazione alle assemblee e di formalizzazione del voto, che devono essere espresse nell’avviso di convocazione, indipendentemente dalla previsione dello statuto.
Le società possono stabilire:
Con queste modalità, chiaramente, il luogo della convocazione diviene inconsistente.
L’art. 106 prevede ulteriori semplificazioni per le società cooperative che spesso, nella propria compagine, presentano un numero di soci elevato.
Queste società hanno la possibilità di designare per ciascuna assemblea un soggetto al quale i soci possono conferire una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune proposte dell’ordine del giorno. Tale delega:
Le cooperative potranno quindi tenere l’assemblea a porte chiuse poiché il rappresentante delegato partecipa da solo.
Le cooperative assimilate alle Srl possono aggiungere, a quanto sopra detto, anche le modalità dell’espressione del voto mediante consultazione scritta, ossia consenso espresso per iscritto.
L’articolo n. 106, D.L. n. 18/2020, c.d. Decreto "Cura Italia", a seguito dell’emergenza COVID-19, ha previsto:
Tali facoltà sono applicabili alle assemblee convocate entro il 31/07/2020, ovvero entro la data, se successiva, fino alla quale è in vigore lo stato di emergenza connesso al coronavirus.