Ieri, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare 16/E contenente le indicazioni per la predisposizione dei modelli ISA nella prossima dichiarazione dei redditi. Nella Circolare si tiene conto delle modifiche introdotte dal D.M. 24 dicembre 2019, delle modifiche prodotte dal D.M. 28 febbraio 2020, delle recenti novità inserite nel D.L. 34/2020 e dei chiarimenti forniti in relazione all’applicazione degli indici di affidabilità.
In particolare, l’Agenzia ricorda come, con il Decreto del 24 dicembre 2019, sono stati aggiornati 89 ISA, introducendo tre specifici indicatori territoriali. Inoltre, affinché il calcolo venga effettuato al netto degli oneri per imposte e tasse, è stata modificata la formula degli indicatori:
- “Incidenza dei costi residuali di gestione”, per le attività d’impresa;
- “Incidenza delle altre componenti negative sulle spese” per le attività di lavoro autonomo.
Rispetto alla precedente versione, è stata modificata la metodologia di stima dei ricavi, operata ai fini dell’attribuzione del punteggio riguardante gli indicatori elementari, destinati alla verifica della normalità e della coerenza della gestione aziendale o professionale, relativa alle diverse basi imponibili. Tale stima ora comprende i proventi delle attività per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi.
Sono stati soppressi alcuni “Indicatori di anomalia”, determinando la semplificazione delle correlate variabili pre-calcolate per il periodo d’imposta 2019.
Successivamente, il D.M. del 28 febbraio 2020 ha prodotto:
- l’aggiornamento delle analisi territoriali a seguito dell’istituzione dei nuovi Comuni nel 2019;
- l’individuazione degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale, al fine di tener conto di possibili situazioni di vantaggio o svantaggio competitivo derivante dalla particolare collocazione territoriale;
- l’individuazione delle misure di ciclo settoriale, per tener conto, in fase di applicazione degli ISA, dell’andamento di eventuali variazioni congiunturali verificatesi nei settori e nei territori;
- la modifica del coefficiente individuale che partecipa al calcolo della stima dei ricavi/compensi e del valore aggiunto;
- l’esclusione dall’applicazione degli ISA, per il periodo d’imposta 2019, dei soggetti che partecipano a un gruppo IVA di cui al Titolo V-bis del D.P.R. n. 633/1972.
La Circolare sottolinea il fatto che la modifica del coefficiente individuale, funzionale al calcolo della stima dei ricavi o dei compensi e del valore aggiunto, opera tenendo conto anche dell’entità della flessione dei ricavi o dei compensi dichiarati rispetto ai periodi precedenti.
Altra modifica di rilievo è quella del criterio con cui sono confrontati i ricavi o i compensi dichiarati con quelli presunti, in base agli indicatori elementari di affidabilità.
Aggiornamento della modulistica
Le modifiche al criterio di confronto dei ricavi e dei compensi dichiarati con quelli stimati hanno imposto di rivedere anche i criteri di compilazione del quadro contabile dei modelli ISA.
In particolare, le modifiche alla modulistica interessano:
- il quadro F degli elementi contabili d’impresa. Ora le componenti positive e negative di reddito dovranno essere indicate facendo riferimento, in maniera indistinta, sia ai beni ad aggio o ricavo fisso che a tutti gli altri beni;
- il nuovo quadro H degli elementi contabili di lavoro autonomo, predisposto per gli ISA delle attività professionali approvato nel 2019. Tale quadro risulta indispensabile per l’omogeneizzazione delle informazioni richieste ai fini dell’applicazione degli indici e delle informazioni necessarie per la determinazione del reddito di lavoro autonomo presenti all’interno del quadro RE dei modelli Redditi, la cui struttura è sostanzialmente replicata nel nuovo quadro H;
- il quadro E - Dati per la revisione. Tale quadro è riservato ad alcuni modelli ISA approvati per il periodo d’imposta 2019 e servirà a richiedere ulteriori informazioni utili per le future attività di analisi, correlate all’elaborazione degli ISA per le prossime annualità.
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