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Ecco le principali agevolazioni a favore dei settori agricolo e della ristorazione, colpiti dal COVID-19, che emergono dalla lettura degli emendamenti al D.L. n. 104/2020, approvati in Commissione Bilancio al Senato, su cui il Governo ha posto la fiducia:
I contributi a fondo perduto per gli acquisti dei prodotti del territorio, destinati alle imprese della ristorazione, sono stati estesi dal testo emendato anche alle attività di ristorazione connesse ad aziende agricole, al catering per eventi e agli alberghi (oltre alle attività di ristorazione con somministrazione, di mensa e di catering continuativo già previste).
Infatti, i codici ATECO 56.10.11, 56.29.10 e 56.29.20, previsti dal Decreto Legge Agosto, sono sostituiti dai codici 56.10.11, 56.10.12, 56.21.00, 56.29.10, 56.29.20 e, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo, dal 55.10.00.
L'aliquota dell'imposta di registro per gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di terreni agricoli adibiti all'imboschimento è ridotta all’1%, fino al 31 dicembre 2020.
L’acquirente, nell’atto di acquisto, deve dichiarare che il terreno è destinato all’imboschimento e che si impegna a mantenere tale destinazione d’uso per un periodo di almeno trent’anni e a procedere alla piantumazione, entro dodici mesi dall’acquisto, con una densità minima di 250 alberi per ettaro.
Se le suddette condizioni non vengono rispettate, le imposte saranno dovute nella misura ordinaria con una sovrattassa pari al 30% delle stesse imposte.
In caso di successivo trasferimento a titolo gratuito della proprietà dei predetti terreni, il vincolo di destinazione d'uso decade dopo trent’anni dalla data dell'atto traslativo a titolo oneroso, per il quale è stata applicata l'aliquota ridotta.
Con apposito Decreto attuativo di prossima emanazione, verrà regolamentato il Fondo per la promozione dei prodotti di quarta gamma, con una dotazione di 20 milioni di euro per l'anno 2020, prevista dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Tale misura è stata introdotta per sostenere interventi di promozione della commercializzazione dei prodotti di quarta gamma (ortofrutta fresca, lavata, confezionata e pronta) e sensibilizzare i consumatori rispetto ai livelli qualitativi e di sicurezza alimentare di tali prodotti.
L’esonero contributivo previsto dal Decreto Rilancio per le filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole nonché dell'allevamento, dell'ippicoltura, della pesca e dell'acquacoltura, sarà esteso anche ai produttori di vino da tavola e di vino spumante.
Tra gli emendamenti approvati al D.L. Agosto ce n’è uno che riapre i termini per fare domanda per i contributi a fondo perduto del Decreto Rilancio.
Tale apertura è dedicata solo ai titolari di Partita IVA esercenti attività d’impresa, lavoro autonomo e di reddito agrario, con domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei Comuni in cui lo stato di emergenza per eventi calamitosi era in vigore quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria (ovvero il 31 gennaio 2020), e quelli classificati totalmente montani.
L’emendamento approvato prevede di garantire un’ulteriore finestra di trenta giorni per fare domanda, dal riavvio della procedura telematica.