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Secondo quanto anticipato alla stampa, l’esecutivo sta lavorando all’approvazione di un nuovo provvedimento che dovrebbe celermente consentire, alle attività maggiormente colpite dalle restrizioni imposte dal DPCM del 24 ottobre, di accedere ad un contributo a fondo perduto.
Il contributo dovrebbe essere calcolato sulla base di quanto le imprese hanno già ricevuto ai sensi dell’art. 25 del Decreto Rilancio, con un aumento che, in alcuni casi, potrebbe raggiungere il 400%.
Si dovrebbero definire quattro fasce di attività per le quali saranno disposte le percentuali di ristoro del nuovo provvedimento.
Per le attività per le quali, nonostante la chiusura imposta entro le ore 18.00, sia possibile mantenere aperto l’esercizio (ad. esempio pasticcerie o gelaterie) si ipotizza un coefficiente pari al 100% del contributo già precedentemente erogato.
Per le attività che hanno subito un danno parziale dovuto alla chiusura serale, temperabile tramite l’istituzione di un servizio di asporto, si pensa ad un indennizzo pari al 150%, per arrivare fino al 400% per quelle attività che sono rimaste chiuse anche prima del nuovo DPCM.
Per quanto riguarda l’individuazione dei soggetti ammessi, si sta anche ipotizzando di includere i soggetti con volume d’affari superiore a 5 milioni di euro che, invece, erano stati esclusi dalla precedente erogazione del contributo a fondo perduto. Per questi soggetti, si ipotizza di calcolare l’aiuto sulla base del calo di fatturato rispetto al 2019, con un limite massimo di 150.000 euro.
Per i soggetti che hanno già presentato domanda per la “prima edizione” del contributo a fondo perduto, l’aiuto sarà attribuito automaticamente sul conto corrente, senza la necessità di presentare un’ulteriore domanda.
Invece, i nuovi soggetti che potranno accedere all’aiuto, ovvero i soggetti con volume d’affari superiore a 5 milioni di euro, dovranno presentare la domanda tramite il canale già collaudato dell’Agenzia delle Entrate. In tal caso, si prevedono, pertanto, tempi un po’ più lunghi per l’ottenimento dell’accredito del contributo sul conto corrente.