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Nella tarda serata di venerdì, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo Decreto Legge con cui si dispongono ulteriori misure a sostegno di lavoratori e imprese, destinate al ristoro delle attività interessate dalle restrizioni disposte a tutela della salute e connesse all’emergenza epidemiologica in corso.
Nell’attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento, riportiamo di seguito gli interventi principali.
Il Decreto amplia la platea dei beneficiari del contributo a fondo perduto, già definiti dal Decreto n. 137/2020, con l’estensione di un nuovo elenco delle attività che potranno accedere al ristoro.
Per alcune categorie di attività (gelaterie, pasticcerie, bar ed altri esercizi simili senza cucina), con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate dal uno scenario di elevata o massima gravità (zone arancioni e rosse), il contributo a fondo perduto già previsto dal D.L. 137/2020 è aumentato di un ulteriore 50%.
Per gli operatori economici che svolgono come attività prevalente una tra quelle escluse dal riconoscimento del contributo, ma che operano nei centri commerciali e per coloro che operano nel settore delle attività manifatturiere e delle industrie alimentari, interessati dalla nuove misure restrittive introdotte dal DPCM del 3 novembre 2020, si prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto nella misura del 30% del valore calcolato sulla base dei valori indicati nell’istanza già trasmessa.
Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle allegate al nuovo “Decreto Ristori-bis” e che operano nelle aree riconosciute a massimo rischio (zone rosse), interessati dai provvedimenti di maggior rigore, è riconosciuto un ulteriore contributo in funzione dell’attività svolta in prevalenza. Per la quantificazione del contributo si applicano le percentuali, corrispondenti al codice ATECO dell’attività svolta, allegate al Decreto (allegato 2 del Decreto).
L’accredito del contributo avverrà automaticamente sul conto corrente dei beneficiari ed indicato dagli stessi nelle precedenti istanze.
Per l’accesso al contributo a fondo perduto l’attività deve essere stata avviata entro il 25 ottobre 2020.
Alle imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree rosse, individuate dal DPCM del 3 novembre 2020, è riconosciuto un credito d’imposta, cedibile al proprietario dell’immobile locato, pari al 60% dell’affitto, per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Restano fermi i requisiti del calo del fatturato nel periodo di riferimento di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tale requisito non è richiesto per le attività avviate a partire dal 1° gennaio 2019.
Per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA, operanti nei settori identificati nell’allegato 2 del nuovo Decreto in corso di pubblicazione, aventi domicilio fiscale o sede operativa in aree arancioni o rosse, è prevista la proroga, al 30 aprile 2021, del termine per la rata di novembre di IRPEF, IRES ed IRAP. La proroga è applicabile a prescindere dall’eventuale calo di fatturato.
Per tutti i soggetti le cui attività sono state sospese su tutto il territorio nazionale, a seguito dell’emanazione del DPCM del 3 novembre 2020, e per i soggetti individuati all’allegato 2, con domicilio fiscale o sede operativa in zone rosse o arancioni, sono sospesi i termini per i versamenti in scadenza nel mese di novembre, in relazione a:
Per le attività previste dal Decreto Legge Ristori, che operano nelle zone gialle, vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse, la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.
Tutti i suddetti versamenti potranno essere effettuati il 16 marzo 2021, in un'unica soluzione o fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo, sempre a decorrere dal 16 marzo 2021. La dilazione non comporta l’aggravio di interessi e sanzioni.
È cancellata la prossima rata dell’IMU, in scadenza il 16 dicembre 2020, relativa agli immobili ed alle relative pertinenze, situati in zone rosse, in cui vengono esercitate attività riconducibili ai codici ATECO, di cui all’allegato 2 del Decreto Ristori-bis, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
È prevista la totale decontribuzione, anche per il mese di dicembre, per le imprese interessate dal primo Decreto Legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.
Ricordiamo che il D.L. 137/2020 aveva previsto la decontribuzione per il solo mese di novembre 2020.
Nelle Regioni rosse, nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado, viene previsto un bonus baby-sitter da 1.000 euro.
Al bonus potranno accedere i genitori lavoratori dipendenti, iscritti alla gestione separata o all’assicurazione generale obbligatoria (AGO).
Per i requisiti richiesti ai genitori, la misura ricalca quanto disposto dagli analoghi interventi attuati fino ad agosto (incompatibilità in presenza di un genitore in smart working, disoccupati, ecc.).
Inoltre, per i genitori lavoratori dipendenti, quando la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, è previsto un congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile del lavoratore.