Come noto, in base a quanto stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, dal prossimo marzo entra in vigore il nuovo assegno unico per i figli che potrà essere erogato anche ai lavoratori autonomi.
Come specificato dall’INPS nel Messaggio 4748/2021, tale misura costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e il mese di febbraio dell’anno successivo, e viene determinata sulla base della condizione economica del nucleo familiare mediante l’ISEE di cui al D.P.C.M. 159/2013.
L’assegno unico per i figli sostituisce e assorbe diversi misure tra cui:
- gli assegni al nucleo familiare e assegni familiari;
- l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori riconosciuti dai Comuni;
- l’assegno di natalità e premio alla nascita.
In base all’art. 3 del D.Lgs. 230/2021, i soggetti che possono beneficiare dell’assegno unico debbono possedere congiuntamente i seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno.
A differenza di quanto previsto in passato, dal 2022, l’assegno unico può essere richiesto da una platea maggiore. Infatti, stando a quanto riportato dalla norma, l’AUU spetta a prescindere dall’appartenenza del soggetto a una specifica categoria di lavoro, dall’ammontare del reddito e dalla modalità di tassazione dello stesso. La domanda per beneficiare dell’AUU deve essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale.
Ciò vuol dire che non solo i lavoratori dipendenti potranno accedere al beneficio, ma anche i lavoratori autonomi con redditi determinati forfettariamente e/o con imposta sostitutiva.
Gli importi dell’assegno unico per i figli dipenderanno dal reddito famigliare: chi è sotto i 15.000 euro di ISEE, con la dichiarazione otterrà il massimo dei benefici e oltre i 40.000 euro si avrà comunque diritto all’importo minimo.
Tenuto conto che la prestazione ha natura “universalistica”, in assenza di ISEE al momento della domanda, l’assegno spetta sulla base dei dati autodichiarati nel modello di domanda. In tale caso, occorre distinguere diverse ipotesi:
- con ISEE presentato entro il 30 giugno 2022: la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo;
- con ISEE presentato dal 1° luglio 2022: la prestazione viene calcolata sulla base del valore dell’indicatore al momento della presentazione dell’ISEE;
- in assenza di ISEE, oppure con ISEE pari o superiore a 40.000 euro: la prestazione spettante viene calcolata con l’importo minimo di 50 euro per i figli minori e 25 euro per i maggiorenni.
Come anticipato, l’importo dell’assegno unico e universale è determinato sulla base dell’ISEE del nucleo familiare del beneficiario della prestazione, con la seguente decorrenza della misura:
- per le domande presentate a partire dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, l’assegno decorre dalla mensilità di marzo;
- per le domande presentate dal 1° luglio in poi, la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione.
L’INPS specifica che l’AUU è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.
Inoltre, per i nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, l'INPS corrisponde d'ufficio l’assegno unico, congiuntamente al reddito di cittadinanza e con le modalità di erogazione di quest’ultimo, fino a concorrenza dell'importo dell'assegno spettante in ciascuna mensilità ai sensi di quanto previsto dall’art. 7 del D.Lgs. 230/2021.
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