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Dalle ultime bozze in circolazione del Disegno di Legge di Bilancio è emerso che, a partire dall’anno 2023, le sanzioni da comminare per il mancato utilizzo del POS scatteranno a partire da un limite di pagamento superiore a 60 euro.
Pertanto, i commercianti e gli esercenti in genere, a partire dal 1° gennaio 2023, potranno rifiutarsi di accettare, fino alla nuova soglia di 60 euro, pagamenti effettuati con carte di credito, di debito o prepagate.
Logicamente, l’ufficialità di tale nuova impostazione dovrà essere legittimata dalla Commissione europea, la quale, esprimendo la sua posizione, comporterà valutazioni di cui tenere conto nel prosieguo dell’iter parlamentare, che porterà all’approvazione della Legge di Bilancio.
Ricordiamo che, sulla base della precedente disposizione legislativa, durante l’arco temporale compreso tra il 30 giugno 2022 ed il 31 dicembre 2022, il mancato utilizzo del POS per transazioni di qualunque importo, portava alla possibile applicazione della doppia sanzione di 30 euro più il 4% del valore del pagamento negato con l’utilizzo dello strumento digitale.
La relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge di Bilancio ha, altresì, affermato l’inapplicabilità del favor rei nel periodo compreso tra il 30 giugno 2022 ed il 31 dicembre 2022, determinando l’incontestabilità delle sanzioni eventualmente comminate.
Con la posizione espressa in tale sede, si è consolidato l’orientamento giurisprudenziale secondo cui “l’illecito amministrativo va assoggettato alla legge del tempo del suo verificarsi e rimane inapplicabile la disciplina posteriore più favorevole”.
Pertanto, le eventuali sanzioni applicate durante il semestre antecedente il 1° gennaio 2023 saranno del tutto legittime e non potranno venire contestate sostenendo che dal 1° gennaio 2023 la linea governativa risulterà più favorevole al contribuente, in quanto, anche a partire da tale data, la violazione scatterebbe ugualmente per le transazioni superiori a 60 euro.