Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno 2022, la Legge di Bilancio 2023 troverà presto la luce in Parlamento e, forse, dovrà occuparsi di alcuni bonus casa che stanno per modificarsi nella sostanza o per venire a scadenza.
Con la presente informativa tracciamo uno schema degli interventi che manterranno le loro caratteristiche, di quelli che ne modificheranno i contenuti e di quelli che, in mancanza di specifiche disposizioni normative, sono destinati a cessare.
Il Bonus Ristrutturazioni Ordinario al 50%, l’Ecobonus al 50% e al 65% resteranno immutati fino a tutto il 2024, grazie alla Legge di Bilancio 2022, che ne aveva sancito la proroga.
Stessa sorte tocca all’Ecobonus per i lavori di ristrutturazione globali degli edifici (percentuali di detrazione fino al 75%), per il Sismabonus (fino all’85%), l’Eco-sismabonus (fino all’85%) e il Bonus verde (detrazione del 36%).
Con riferimento al c.d. Bonus Mobili, il nuovo anno porterà un cambio importante alle sue regole, penalizzando i contribuenti, che si vedranno dimezzare il tetto massimo di spesa e, quindi, la quota agevolata disponibile.
Dal 1° gennaio 2023, infatti, pur rimanendo invariata la percentuale di detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (50%), il limite di spesa massima passerà dai previgenti 10.000 euro ai prossimi 5.000 euro (la quota agevolata passerà quindi da 5.000 euro a 2.500 euro).
Tale riduzione sarà mantenuta anche nell’anno 2024, al termine del quale, in mancanza di provvedimenti ad hoc, l’agevolazione vedrà il suo termine.
Il 2022 chiuderà, salvo correzioni dell’ultima ora, il percorso travagliato del Bonus Facciate che, per mantenere inalterata la detrazione del 60%, dovrà vedere effettuati, entro il prossimo 31 dicembre, tutti i pagamenti riguardanti le spese sostenute, essendo l’agevolazione regolata in base al principio di cassa.
Anche il bonus legato al superamento delle barriere architettoniche presenti in edifici esistenti, al quale è associata la detrazione IRPEF o IRES del 75%, troverà la sua scadenza il 31 dicembre 2022, ma sarà possibile sfruttarlo con la nuova percentuale del 90%, qualora tali interventi si collochino come interventi “trainati” all’interno della nuova disciplina del Superbonus.
Da ultimo, segnaliamo il cambiamento di percentuale riguardante il bonus meglio conosciuto come Sismabonus Acquisti, agevolazione che abbiamo imparato a conoscere in caso di acquisto da imprese costruttrici, le quali realizzano nuovi insediamenti abitativi a seguito di demolizione e ricostruzione di precedenti insediamenti.
Ebbene, fino al 31 dicembre 2022, l’agevolazione continuerà a spettare nella misura del 110%, sempreché i rogiti abbiamo previsto il rispetto di determinate condizioni, quali la sottoscrizione di un preliminare di vendita entro il 30 giugno 2022 e il pagamento di acconti avvenuti tramite sconto in fattura. Mentre, a partire dal prossimo 1° gennaio 2023 e per tutto l’anno 2024, la detrazione subirà una riduzione, attestandosi al 75% o al 85%.
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