Come noto, con il D.M. 22 aprile 2022, il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha definito le disposizioni attuative della c.d. Nuova Sabatini, come novellata dall’art. 1, comma 227, Legge n. 160/2019.
L’agevolazione, si ricorda, prevede la concessione, da parte di banche ed intermediari finanziari aderenti alla convenzione stipulata dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’ABI e Cassa depositi e prestiti, di finanziamenti agevolati volti a sostenere gli investimenti in macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali, nonché di un contributo ministeriale, rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti.
L’ammontare del contributo in conto impianti è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso di interesse annuo pari al:
- 2,75%, per gli investimenti in beni strumentali;
- 3,575%, per gli investimenti in beni Industria 4.0 e green.
Il finanziamento, in particolare, deve avere una durata massima (comprensiva di un periodo di preammortamento, o di prelocazione, non superiore a dodici mesi) di cinque anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, dalla data di consegna del bene o, se successiva, dalla data di collaudo.
Il finanziamento agevolato, inoltre, deve avere un valore non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 4.000.000 di euro, anche se frazionato in più iniziative di acquisto.
Tuttavia, alle imprese operanti nel settore della pesca e acquacultura, non possono essere concessi aiuti in relazione a progetti con spese ammissibili superiori a 2 milioni di euro, né aiuti di importo superiore a 1 milione di euro per beneficiario e per anno.
A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, è prevista anche la concessione di un contributo in conto impianti e di un finanziamento agevolato, per l’acquisto, o l’acquisizione in caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell'ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e/o dei processi produttivi.
Da ultimo, la Legge n. 197/2022, c.d. “Legge di Bilancio 2023”, ha disposto l’aumento, da dodici a diciotto mesi, del termine ultimo per realizzare gli investimenti agevolati sostenuti da finanziamenti approvati nel periodo 1° gennaio 2022 - 30 giugno 2023, nonché il rifinanziamento di 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.
Soggetti beneficiari
La Nuova Sabatini è destinata alle imprese che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese o nel Registro delle Imprese di Pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali aventi finalità liquidatorie;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o non depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non sono imprese in difficolta cosi come individuate dal Regolamento (UE) n. 702/2014 (c.d. Regolamento ABER) per i settori agricolo e forestale e per le zone rurali, dal Regolamento (UE) n. 1388/2014 (c.d. Regolamento FIBER) per il settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (c.d. Regolamento GBER) per i settori non ricompresi nei precedenti.
Ai fini della concessione dell’agevolazione, infine, al momento della presentazione della domanda le imprese devono avere la sede legale o almeno una unità locale in Italia.
Dall’agevolazione restano comunque escluse le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative (di cui alla Sezione K della classificazione ATECO 2007).
Gli interventi agevolabili
Allo stato attuale, l’agevolazione opera in relazione alle seguenti tipologie di investimenti:
- acquisto e acquisizione di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4d, radio frequency identification e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti di cui agli Allegati A e B, Legge n. 232/2016;
- acquisto e acquisizione di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo e hardware classificabili, nell’attivo dello Stato Patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, localizzate nel territorio nazionale (c.d. investimenti Industria 4.0);
- acquisto e acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (c.d. investimenti green).
Modalità e termini di presentazione delle istanze
Al fine di richiedere l’erogazione del contributo in conti impianti, occorre presentare un’apposita domanda in bollo (salvo che per le PMI del settore agricolo e della pesca).
L’istanza deve essere compilata in formato elettronico per essere quindi trasmessa, esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata, alle caselle dei soggetti finanziatori aderenti alla convenzione.
A seguito della compilazione della domanda viene reso disponibile il codice unico di progetto (CUP), associato all’istanza in questione, da esporre nelle fatture elettroniche relative ai beni per i quali è stata ottenuta l’agevolazione
Una volta ricevuta la domanda e i relativi allegati, il soggetto finanziatore provvede a verificarne la regolarità formale e la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione dell’impresa.
Modalità di erogazione delle agevolazioni
Le imprese hanno diritto alle agevolazioni nei limiti delle disponibilità finanziarie alle stesse attribuite. L’esaurimento delle risorse disponibili, e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande, è comunicata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con uno specifico avviso, pubblicato nel proprio sito istituzionale.
Il contributo in conto impianti è erogato in quote annuali, secondo il piano temporale riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento. Tuttavia, per le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, relative ad un finanziamento deliberato di importo non superiore a 200.000 euro, l’erogazione avviene in un’unica soluzione.
L’impresa beneficiaria deve completare l’investimento entro un massimo di dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. A tale fine deve essere considerata la data dell’ultimo titolo di spesa riferito all’investimento (la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni in caso di acquisizione del bene mediante leasing finanziario).
Tuttavia, a seguito delle novità recate dalla “Legge di Bilancio 2023”, per le iniziative con contratto di finanziamento approvato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, il termine per l’ultimazione degli investimenti, fissato in 12 mesi, è prorogato di ulteriori sei mesi.
Una volta completato l’investimento, l’impresa beneficiaria è tenuta a compilare, in via esclusivamente telematica, utilizzando la procedura disponibile nella specifica piattaforma (
https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese), la richiesta di erogazione del contributo sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (modello RU).
Il modello, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria, deve essere quindi trasmesso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, entro 120 giorni dall’ultimazione del programma d’investimento, a pena di revoca del contributo concesso.
Unitamente al modello RU devono essere trasmesse, tra le altre, anche le liberatorie, generate dalla piattaforma elettronica, rilasciate dai fornitori, attestanti il requisito del nuovo di fabbrica e, nel caso di investimenti green relativi a beni a basso impatto ambientale, la sussistenza di un’idonea certificazione ambientale di prodotto riconosciuta a livello europeo.
Entro 60 giorni dal ricevimento del modello, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy procede a erogare il contributo (prima quota o unica soluzione).
Redazione
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