Con il D.M. 9 dicembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2023, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha definito i criteri e le condizioni per la concessione di finanziamenti agevolati, concessi dai Confidi, alle PMI di tutti i settori.

In particolare, il D.M. 9 dicembre 2022 stabilisce che i Confidi minori possono concedere, alle PMI di tutti i settori economici, finanziamenti agevolati a tasso zero, per importi non superiori a 100.000 euro. Il limite massimo del credito erogabile a valere sulle risorse pubbliche per singola PMI beneficiaria non deve essere superiore al 5% delle risorse assegnate al Consorzio. Sui finanziamenti concessi dal Confidi resta in capo allo stesso consorzio il rischio sulla quota residua del 20% del finanziamento non garantito. Infatti, l’art. 3, comma 2, D.M. 9 dicembre 2022, precisa che: “La quota residua di cui al comma 1, lettera b), non inferiore al 20% dell'importo del finanziamento, deve essere concessa a valere su risorse proprie del Confidi, per le quali il confidi non può avvalersi di strumenti di mitigazione del rischio a valere su risorse pubbliche.”

Limitatamente alla quota del 20% del finanziamento concesso a valere sulle risorse proprie del Confidi, potrà essere applicato uno specifico tasso d’interesse per la remunerazione del rischio assunto. Inoltre, sull’intero finanziamento il Confidi potrà applicare una commissione a copertura dei costi amministrativi nel limite dello 0,5% dell’importo del finanziamento.

In ogni caso, i finanziamenti agevolati non possono essere concessi a fronte:

• di operazioni di consolidamento di passività finanziarie a breve termine;
• di rinegoziazione di passività finanziarie a medio-lungo termine.

Nella concessione dei finanziamenti il Confidi è tenuto al rispetto dei limiti e delle condizioni in materia di aiuti de minimis applicabili in relazione al settore dell’attività in cui opera la PMI beneficiaria. Inoltre, compete al Confidi l’aggiornamento della banca dati degli aiuti di Stato.

Ai fini del monitoraggio, i Confidi devono tramettere annualmente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy i dati relativi ai finanziamenti concessi, indicando anche le seguenti informazioni:

• i dati delle PMI beneficiarie;
• il numero e l’importo dei finanziamenti erogati, riportando per ciascun finanziamento la quota a valere sulle risorse proprie ed il relativo tasso applicato, nonché la commissione richiesta a copertura dei costi amministrativi;
• la durata e la periodicità di rimborso delle rate;
• l’importo dell’agevolazione in termini di ESL.

I Confidi minori che intendono concedere i suddetti finanziamenti devono presentare istanza di autorizzazione, dichiarando di possedere i seguenti requisiti:

• patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non inferiore a 3 milioni di euro;
• indicatore di adeguatezza patrimoniale, calcolato sulla base dei dati dell'ultimo bilancio approvato, non inferiore al 15%;
• adozione e pubblicazione sul proprio sito web di un regolamento in materia di credito che descriva adeguati processi di concessione, gestione e monitoraggio del credito, dando evidenza delle specifiche competenze e responsabilità.

Gli stessi sono inoltre tenuti a:

• dare evidenza nella Nota integrativa delle operazioni di erogazione di credito effettuate e l'impatto di tali operazioni sulla propria situazione patrimoniale, finanziaria ed economica, in conformità agli schemi di bilancio per gli intermediari non IFRS e secondo le direttive emanate dall'organismo;
• depositare il bilancio in formato Xbrl presso il Registro delle Imprese;
• rispettare gli obblighi di trasparenza di cui alle disposizioni attuative dell'art. 127, comma 2, TUB.