Con il D.M. 28 aprile 2023, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato ulteriori cause di esclusione dagli ISA per il periodo d’imposta 2022, nonché i correttivi congiunturali. In particolare, è stata prevista l’esclusione dagli ISA per i soggetti che hanno aperto la Partita IVA a partire dal 1° gennaio 2021. Questi ultimi sono comunque tenuti alla comunicazione dei dati economici, contabili e strutturali.
La nuova causa di esclusione era già stata oggetto di integrazione alle istruzioni ai Modelli ISA e la stessa Agenzia delle Entrate ne aveva già dato notizia; il decreto, pertanto, suggella anche dal punto di vista normativo quanto ormai già noto.
Per i soggetti che rientrano in una causa di esclusione dagli ISA, non è concesso dichiarare ulteriori componenti positivi in dichiarazione per migliorare il giudizio di affidabilità. La presenza di una condizione di esclusione presume, infatti, che il contribuente operi in un contesto economico o in condizioni significativamente diverse da quelle prese a riferimento per la costruzione degli indici.
Ai soggetti per i quali ricorre una condizione di esclusione dagli ISA, conseguentemente, è preclusa la possibilità di accedere ai benefici previsti dal regime premiale.
I contribuenti esclusi dagli ISA, ma tenuti alla presentazione del relativo modello, possono omettere l’acquisizione dei dati resi disponibili nel Cassetto fiscale, limitandosi alla sola compilazione del modello.
Tali contribuenti dovranno provvedere a:
- dichiarare nel quadro RE/RF/RG del Modello Redditi la specifica causa di esclusione;
- compilare il Modello ISA prescindendo dall’importazione delle variabili “precalcolate”, senza effettuare il calcolo del punteggio di affidabilità;
- allegare il Modello ISA al Modello Redditi.
Il decreto, sulla base delle indicazioni espresse dalla Commissione degli esperti, introduce quindi, esclusivamente per l’anno d’imposta 2022, i correttivi congiunturali da applicare agli ISA, elaborati da SOSE come disposto dall’art. 148, D.L. n. 34/2020. Il criterio utilizzato per l’elaborazione di correttivi straordinari si basa sul calcolo della misura della contrazione dei margini, sia individuali che settoriali, subita da ciascun contribuente nel 2022 rispetto al 2021 o al 2019, a seconda della circostanza più conveniente per il contribuente.
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