Importanti novità in arrivo per tutto il settore agroalimentare: ieri sono stati presentati dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina alcuni dei nuovi provvedimenti in materia creditizia adottati dal Ministero in concerto con Banca Intesa, nell’ambito del protocollo Mipaaf “Diamo credito all’agroalimentare”.
In forza di tale accordo, è in arrivo la moratoria sui mutui di tutti gli operatori del settore: tale agevolazione riguarderà le piccole e medie imprese agroalimentari, ma anche agricoltori e allevatori.
La sospensione dalle rate avrà durata di dodici mesi, grazie all’accordo con Banca Intesa, ma i benefici saranno cumulabili con eventuali altre moratorie. Particolarmente favorevole sarà la condizione degli operatori dei settori zootecnico e caseario che potranno sommare questa agevolazione con la moratoria di trenta mesi concessa dall’ABI a cui era stata dedicata una precedente circolare. In forza di queste disposizioni, quindi, per questi soggetti, la sospensione dei mutui potrebbe durare fino a 42 mesi.
Per le altre aziende agroalimentari, invece, essa avrà durata massima di 24 mensilità, grazie all’assommarsi del nuovo provvedimento con il “patto salva aziende” che garantirà uno stop ai pagamenti per 12 mesi.
Si tratta quindi di un accordo estremamente importante, a cui verranno destinate risorse per sei miliardi di euro in tre anni, per sostenere il comparto agricolo. A tal fine, un altro obiettivo sarà cercare di ottimizzare l’utilizzo dei fondi europei di sviluppo rurale, grazie al supporto degli operatori bancari.
Gli accordi tra il Mipaaf e le banche, peraltro, sono solo una parte delle iniziative a cui sta lavorando il ministero. In cantiere c’è anche un piano giovani da 160 milioni di euro per facilitare l’occupazione e l’accesso in agricoltura agli under 40, tramite mutui agevolati a tasso zero.
Non solo questo: per il mese di maggio, è stata annunciata la presentazione di un Agribond, garantito da ISMEA, per sostenere gli investimenti (stimati in 300 milioni complessivi) nelle attività delle imprese della filiera; è prevista inoltre l’istituzione della cosiddetta Agri-business school, per l’attivazione di corsi di alta formazione specifici per il settore dell’agricoltura, relativi ai temi della finanza, dell’internazionalizzazione e dell’innovazione.
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