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Oltre alla discussione per l’approvazione della Legge di Stabilità 2017, in questi giorni il Parlamento è impegnato anche nella formazione della legge di conversione del Decreto fiscale (D.L. 193/2016) ad essa collegato.
Nell’ambito dei lavori della Commissione sta prendendo forma il maxiemendamento che andrà ad integrare il contenuto del decreto già in vigore: tra le misure in esso contenute, ci sono anche alcune novità per il settore agricolo.
Quella sicuramente più importante riguarda l’invio degli spesometri che, inizialmente, avrebbe dovuto essere inviato ogni tre mesi. Con la legge di conversione, invece, tale adempimento dovrebbe avere cadenza semestrale; inoltre, rispetto al decreto originario, dovrebbe esserci una forte riduzione delle sanzioni.
Un’ulteriore agevolazione potrebbe essere prevista per gli agricoltori in regime di esonero, ossia per coloro aventi un volume d’affari annuo inferiore ai 7.000 euro: tali soggetti, infatti, potrebbero essere esentati dall’obbligo di comunicazione degli elenchi clienti-fornitori.
Ciò pare assolutamente ragionevole: gli agricoltori esonerati non sono tenuti al versamento IVA, quindi richiedere un adempimento (come lo spesometro) ad esso collegato con cadenza semestrale parrebbe assolutamente contrastante con la finalità di semplificazione sottesa alla norma.
Un’ulteriore agevolazione per lo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare consiste in una riserva dedicata, fino al valore di 10 milioni di euro, per polizze innovative nell’ambito dei contributi sui premi assicurativi. Per il 2017 è stata prevista, inoltre, la copertura per rischio aziendale nel settore del grano.
Ci saranno inoltre diverse misure riguardanti ISMEA. Tra queste, nell’ambito delle vendite a rate con riserva di proprietà, è prevista la possibilità per i funzionari ISMEA di certificare l’inadempimento del compratore per il mancato pagamento delle rate.
Tale certificato dovrà essere redatto davanti a un notaio, ma sarà di per se idoneo ad integrare la risoluzione di diritto del contratto; inoltre, il certificato costituirà anche titolo esecutivo per il rilascio dell’immobile.
Inoltre, il maxiemendamento dovrebbe prevedere anche l’obbligo da parte di ISMEA di vendere i terreni tramite procedura competitiva ad evidenza pubblica tra coloro che hanno manifestato un interesse in tal senso. In caso di esito negativo, sarà poi possibile procedere tramite trattativa privata.
Tale vendita non sarà però vincolata al rispetto del diritto di prelazione agraria; i giovani agricoltori potranno anche richiedere, in caso di aggiudicazione, una rateizzazione del prezzo.
Novità potrebbero esserci anche relativamente alla produzione di alcolici, in particolare per birra e vino: le modifiche sul tavolo riguardano le modalità di pagamento delle accise, nonché una riorganizzazione degli obblighi documentali, di tracciamento e contabilità.
Queste sono, in sintesi, alcune delle misure in discussione al Parlamento: chiaramente, il contenuto definitivo del maxiemendamento, collegato alla legge di conversione, potrebbe presentare delle differenze rispetto a quanto sopra presentato.