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Continuano gli aggiustamenti alle disposizioni per la definizione dei soggetti nei confronti dei quali il fornitore deve applicare il meccanismo dello split payment.
Qualche giorno fa, con la nostra circolare 208/2017 avevamo riportato le indicazioni per la definizione dei soggetti interessati da tale istituto, a seguito della pubblicazione del DM 27/06/2017DM 27/06/2017.
Nel provvedimento, il Dipartimento delle Finanze aveva predisposto 5 elenchi dei soggetti nei confronti dei quali sarebbe stato necessario applicare lo split payment dal 1 luglio 2017, concedendo ai soggetti interessati la facoltà di segnalare eventuali mancate o errate inclusioni.
Il 14 luglio sul sito del MeF è stato pubblicato un comunicato con l’aggiornamento degli elenchi.
Relativamente all’elenco delle pubbliche amministrazioni tenute ad applicare la normativa sulla scissione dei pagamenti, si dovrà far riferimento alle amministrazioni destinatarie della disciplina sulla fatturazione elettronica PA.
Poiché il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 13 luglio 2017 ha modificato l’articolo 5-bis del decreto del 23 gennaio 2015, - introdotto dal decreto del 27 giugno 2017 -, ora occorre risalire a tali soggetti con riferimento all’elenco pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (www.indicepa.gov.it) con l’esclusione dei soggetti identificati dalla categoria “Gestori di Pubblici Esercizi” (vedi esempio).
Il Dipartimento delle finanze ha quindi pubblicato gli elenchi numero 2, 3 e 4 aggiornati, eliminando le seguenti tipologie di soggetti:
- le società per le quali non ricorre il controllo di diritto da parte di una specifica pubblica amministrazione; non rientrano quindi le società per le quali si è in presenza di partecipazioni minoritarie, possedute da pubbliche amministrazioni centrali o locali o da loro controllate, che nel complesso superano la percentuale del 50 per cento;
- le società controllate da quelle di cui al punto precedente;
- le società controllate, direttamente o indirettamente, da enti diversi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni;
- gli enti pubblici economici e le fondazioni, dato che non rivestono forma societaria.
È stato, infine, revisionato l’elenco n. 5, relativo alle società quotate incluse nell’indice FTSE MIB.
I soggetti interessati potranno segnalare alla casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il giorno 19 luglio 2017, eventuali mancate o errate inclusioni negli elenchi.
Il Dipartimento delle finanze provvederà successivamente alla pubblicazione degli elenchi definitivi.