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Tra le proposte contenute sin dalla prima bozza della Legge di Bilancio 2019, spicca in particolare l’idea di concedere uno sgravio contributivo per le aziende che assumono studenti laureati o dottori di ricerca.
Lo scopo di questa misura è incentivare l’assunzione di giovani in azienda, investendo in particolar modo sulle menti più brillanti ed i soggetti più preparati, contrastando così la celebre “fuga di cervelli”.
La proposta consiste nell’attribuire ai datori di lavoro che assumono laureati d’eccellenza e titolari di dottorati di ricerca, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico degli stessi. Restano al di fuori del beneficio i premi ed i contributi INAIL.
La durata dell’agevolazione dovrebbe essere di un anno (e nel limite economico massimo di 8.000 euro per ogni assunzione) per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 ed è cumulabile con altre agevolazioni economiche e contributive, sulla base dei limiti e delle modalità che saranno poi fissati apposita circolare attuativa INPS.
Se verrà confermato in sede di formazione della prossima Legge di Bilancio, lo sgravio contributivo spetterà per le assunzioni a tempo indeterminato di:
Numerosi sono i temperamenti offerti dalla norma, la quale stabilisce che l’agevolazione spetta comunque anche se:
Al contrario, non potrà usufruire delle agevolazioni il datore che nei 12 mesi precedenti abbia intimato licenziamenti individuali, ovvero licenziamenti collettivi.
Attenzione, la bozza recita anche che il beneficio verrà revocato e sarà soggetto a recupero qualora avvenga il licenziamento, entro 24 mesi dall’assunzione, del lavoratore assunto beneficiando del vantaggio