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Seppur con un ritardo di quasi quattro mesi rispetto agli scorsi anni, nella giornata di martedì è stata pubblicata l’attesa circolare INPS n. 102/2019 contenente le indicazioni operative per l’accesso agli sgravi contributivi previsti dal cosiddetto Bonus Sud.
Tale documento di prassi arriva a pochi giorni dalla pubblicazione del decreto ANPAL n. 311/2019, il quale ha recepito le novità contenute nel cosiddetto Decreto Crescita (D.L. 34/2019), relative alle assunzioni agevolate previste per le regioni del Mezzogiorno.
L’incentivo per le nuove assunzioni previsto per le regioni del Centro-Sud rappresenta, da qualche anno, una costante opportunità per i datori di lavoro del Mezzogiorno.
Tale agevolazione consiste in un esonero contributivo, della durata di 12 mesi, di importo massimo pari a 8.060 euro, da ripartire in quote mensili non superiori a 671,66 euro da fruire, a pena di decadenza, entro il 28 febbraio 2021.
L’incentivo si rivolge ai datori di lavoro privati che assumono lavoratori disoccupati di età compresa tra i 16 e i 34 anni, nonché per le assunzioni di lavoratori di età superiore ai 34 anni se privi di un impiego retribuito da più di sei mesi. In ogni caso, i lavoratori assunti non devono aver avuto un rapporto di lavoro nei sei mesi precedenti con il nuovo datore di lavoro o con aziende ad esso controllate o collegate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile.
È possibile usufruire degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, nonché per quelle effettuate a titolo di apprendistato professionalizzante. In caso di rapporti di lavoro a tempo parziale il bonus spetta, ma in misura proporzionalmente ridotta.
Va ricordato che possono accedere alle agevolazioni le assunzioni effettuate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nonché Abruzzo, Molise e Sardegna. Infine si precisa che, ai fini dell’accesso agli sgravi, è necessario che la sede di lavoro sia ubicata in una di queste regioni e che quindi la prestazione lavorativa si svolga materialmente in una delle summenzionate regioni, indipendentemente dalla residenza del lavoratore.
La prima novità relativa agli incentivi del Bonus Sud 2019 riguarda la cumulabilità di queste agevolazioni con quelle previste per le assunzioni di soggetti percettori del reddito di cittadinanza e disciplinate dall’art. 8 del D.L. 4/2019.
L’altra importante precisazione è quella effettuata dal Decreto ANPAL del 12 luglio, il quale ha modificato quanto previsto dal precedente decreto (sempre dell’ANPAL) n. 178/2019, il quale stabiliva che lo sgravio contributivo era attribuito ai datori solo per le assunzioni effettuate dal 1° maggio al 31 dicembre 2019.
La nuova formulazione del decreto n. 311/2019, invece, estende l’agevolazione anche alle assunzioni effettuate nei primi quattro mesi del 2019, dando così la possibilità di usufruire dei benefici a qualunque assunzione effettuata nel corso di quest’anno, se in linea con i requisiti previsti dalla normativa. Ciò è stato possibile grazie ad uno stanziamento di risorse pari a 200 milioni di euro.