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Non perde tempo l’INPS dando attuazione, in pochi giorni, alla disposizione contenuta all’articolo 85 del Decreto Rilancio, in materia di sostegno ai lavoratori domestici. Infatti, da ieri, è possibile presentare telematicamente le richieste per il riconoscimento dell’indennità mensile di 500 euro, per il periodo aprile-maggio 2020. Le risorse stanziate per tale indennizzo ammontano a 460 milioni di euro.
Il contributo corrisposto non concorre alla formazione della base imponibile IRPEF e sarà erogato in un'unica soluzione.
I requisiti per richiedere l’indennità spettante ai lavoratori domestici prevedono che il lavoratore fosse occupato alla data del 23 febbraio 2020, con uno o più contratti di lavoro della durata complessiva di almeno dieci ore settimanali.
Altro requisito essenziale richiesto al lavoratore è quello di non essere convivente con il datore di lavoro. Evidentemente, solo in tale ipotesi, il legislatore ha inteso che vi sia stata effettivamente una sospensione dal lavoro con conseguente danno economico.
L’indennità non spetta ai titolari di reddito di pensione ad eccezione dei percettori dell'assegno ordinario di invalidità ed ai titolari di altra tipologia di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. L’INPS, nel Messaggio pubblicato il 25 maggio, precisa che è comunque fatta salva la titolarità di un rapporto di lavoro di tipo intermittente.
Inoltre, non spetta l’indennità ai lavoratori domestici che già beneficiano di una delle misure di sostegno concesse in relazione all'emergenza COVID-19 (artt. 27, 28, 29, 30, 38 e 44 del D.L. 18/2020, art. 84 del D.L. 34/2020).
In caso di soggetti che percepiscono una misura di contrasto alla povertà (come, ad esempio, reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza), l'indennità è riconosciuta comunque fino al raggiungimento della somma di 500 euro mensili, ad integrazione della somma percepita a titolo di RDC/PDC.
Le domande possono essere presentate direttamente dai lavoratori attraverso il portale INPS, utilizzando le proprie credenziali di autenticazione. Inoltre, le domande potranno essere presentate rivolgendosi al Contact Center o a uno degli Istituti di patronato.
Per compilare la domanda occorre avere a disposizione il codice IBAN intestato al richiedente, sul quale avverrà l'accredito dell'importo dovuto in caso di esito positivo dell’istruttoria. In alternativa, può essere selezionata la modalità di pagamento tramite bonifico domiciliato, con riscossione diretta della somma spettante presso uno qualsiasi degli uffici postali sul territorio nazionale.
Nel caso in cui non si disponga di una residenza sul territorio nazionale è necessario comunicare nella domanda anche il proprio domicilio in Italia.
Alla presentazione della domanda sarà rilasciata al richiedente una ricevuta con un numero identificativo. La protocollazione avverrà in un secondo momento e sarà inviata al richiedente una notifica per avvisare che, ricollegandosi alla sezione “Consultazione pratica e pagamenti”, potrà scaricare la ricevuta completa del numero di protocollo e del riferimento della sede INPS.