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In Italia crescono ancora le famiglie che richiedono e percepiscono reddito e pensione di cittadinanza.
Ad agosto, infatti, il numero dei nuclei familiari che usufruiscono dell’aiuto ha superato quota 1,3 milioni, andando a coinvolgere in totale circa 3 milioni di persone e segnalando un aumento, rispetto a gennaio, del 25%.
Andando nello specifico, sono 1,304 milioni le famiglie interessate, rispetto a 1,059 milioni di gennaio, con una crescita del numero di persone coinvolte del 20%, che sono passate infatti da 2,562 milioni di gennaio a 3,081 milioni di agosto.
All’interno di questi dati, resi pubblici dall’INPS, si evidenzia che il reddito di cittadinanza viene percepito da 1,7 milioni di famiglie, per oltre 2,9 milioni di persone contro i 136.000 nuclei che usufruiscono della pensione di cittadinanza (lo stesso aiuto che viene erogato agli over 67).
Ancora, dall’analisi si evince che questi assegni provengono in gran parte dal Sud e dalle isole dove interessano oltre 2 milioni di cittadini e circa 800.000 famiglie, mentre sono minori i numeri registrati al Nord e nel Centro Italia (rispettivamente 304.000 e 198.000 famiglie).
A conferma di quanto detto, a livello regionale il primato è detenuto dalla Campania (265.000 famiglie) seguita da Sicilia (235.000) e Lazio (122.000).
Per quanto riguarda invece le classi di età analizzate, la categoria di lavoratori più a rischio risulta essere quella degli over 35, seguita dalla fascia che va dai 40 ai 44 anni, mentre, più in generale, coloro che si trovano maggiormente in difficoltà sono i giovani con basso livello di istruzione, stranieri e coloro che percepiscono bassi redditi da lavoro.
Tutto ciò deve essere aggiunto al dato pubblicato, sempre dall’istituto di previdenza, il 10 settembre 2020, che stimava la spesa per tali provvedimenti a 22,6 miliardi di euro, per un totale di 13,9 milioni di beneficiari. È giusto comunque sottolineare che all’interno di tale dato vanno inseriti altri tipi di aiuti come il bonus 600 euro (percepito da 4,1 milioni di cittadini) e il bonus baby-sitter (richiesto da 716.000 persone, per un totale di 1,3 milioni di domande).
Andrea Fiumi, consulente del lavoro