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In sede di conversione del Decreto Rilancio è stato introdotto un esonero contributivo a favore delle aziende del comparto agricolo assuntrici di manodopera.
I dubbi, come spesso accade, non sono stati però chiariti.
Nonostante la pubblicazione in G.U. n. 260 del 20 ottobre 2020 del Decreto Ministeriale, si attende una Circolare dell’INPS, da emanarsi entro venti giorni dalla pubblicazione, con l’indicazione dei necessari adempimenti per poter beneficiare dell’esonero di cui sopra.
Attualmente, le uniche informazioni sono riferite ai beneficiari che ne potranno fare richiesta e alle somme massime entro le quali saranno riconosciuti i medesimi esoneri.
Non siamo però a conoscenza di quali ulteriori requisiti dovranno possedere le aziende per poter accedere al beneficio e non ci resta quindi che attendere le disposizioni che l’INPS vorrà rilasciare (speriamo in tempi celeri).
Entrando nel merito del Decreto e di quelle che sono le informazioni attualmente conosciute, sono stati stanziati 426,1 milioni di euro a favore delle imprese appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole oltre all’aziende dell’allevamento, ippicoltura, pesca e acquacoltura.
Le aziende interessate, aventi i codici ATECO sotto specificati, potranno presentare istanza in funzione di quelle che saranno le disposizioni operative dell’INPS e, inoltre:
Le imprese oggetto di esonero sono individuate dai seguenti codici ATECO: