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Sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri del 6 luglio i testi preliminari del Decreto per la Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025 e del Decreto flussi integrativo al Decreto datato 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori stranieri per l’anno 2022.
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 6 luglio 2023, ha approvato, in esame preliminare, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025”.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto flussi integrativo al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per l’anno 2022 (si veda a questo proposito la circolare n. 224/2023 "Decreto flussi: le semplificazioni introdotte dal D.L. n. 20/2023"), avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate.
In base al comunicato stampa diramato, finalità del decreto per la Programmazione dei flussi è la promozione dell’immigrazione legale, da perseguirsi mediante incremento delle quote di ingresso regolare per motivi di lavoro. È inoltre prevista un’estensione delle categorie professionali e i settori produttivi coinvolti. Il provvedimento intende dare seguito al confronto con le associazioni datoriali e sindacali.
Con un unico atto, si definiscono i criteri dei flussi e si provvede alla programmazione delle quote massime d’ingresso dei lavoratori stranieri per ciascun anno del triennio 2023-2025, ponendo quindi fine all’uso dei provvedimenti transitori.
Per il triennio 2023-2025, in base al testo preliminare del Decreto, il Governo ha previsto complessivamente 452.000 ingressi, rispetto ad un fabbisogno rilevato di 833.000 unità, come riportato nella tabella che segue. Risulta quindi evidente che gli ingressi programmati non sono ancora sufficienti a soddisfare il fabbisogno rilevato.
Provvedimento |
Anno |
Ingressi programmati |
Fabbisogno rilevato |
Decreto |
2023 |
136.000 |
274.800 |
2024 |
151.000 |
277.600 |
|
2025 |
165.000 |
280.600 |
Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste, rileviamo:
Per i lavoratori autonomi e subordinati non stagionali, vengono confermati i seguenti settori:
Invece, per il lavoro subordinato stagionale, i settori agricolo e turistico-alberghiero saranno quelli privilegiati.
Le quote per agricoltura e turismo
Nell’ambito delle quote per l’agricoltura e per il turismo, si riservano specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale.
Tali organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.
Come anticipato, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto flussi integrativo al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate.
Nel decreto integrativo si prevede una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso.
Anche in questo caso, si rileva che le unità aggiuntive non sono sufficienti a coprire il fabbisogno (si veda a questo proposito la circolare n. 236/2023 "Decreto flussi: istanze in overbooking dopo appena un’ora").