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Ecco l’ennesimo regalo di cui le aziende agricole avrebbero fatto volentieri a meno: un nuovo ed ulteriore adempimento incomberà sulle aziende agricole che assumono manodopera a partire dal prossimo 1° settembre.
Con il messaggio n. 3284 del 11 agosto 2017, l’INPS ha comunicato che non saranno più spedite alle aziende agricole le lettere contenenti i dati per la compilazione dei modelli F24 per il pagamento dei contributi dovuti dal datore di lavoro (LAS). Ciò avverrà già a partire da quelli relativi al 1° trimestre 2017, la cui scadenza per il versamento è prevista per il prossimo 16 settembre.
Per poter ricevere le informazioni necessarie alla compilazione degli F24, gli agricoltori dovranno scaricare le comunicazioni direttamente dal proprio cassetto previdenziale delle aziende agricole.
In alternativa, l’operatore agricolo potrà delegare un intermediario o il proprio consulente del lavoro alla gestione di tale adempimento. È facile prevedere che quest’ultima sarà l’opzione maggiormente praticata dalle aziende, ma ciò comporterà necessariamente un aggravio di costi per i datori di lavoro.
Va inoltre segnalato che, se l’invio del modello DMAG (Denuncia Manodopera Agricola trimestrale con la quale i Datori di lavoro comunicano all’Inps i dati necessari al calcolo dei contributi) viene effettuato da un intermediario (Associazione/Professionista) quest’ultimo sarà l’unico delegato (e non il titolare del cassetto) a poter visionare e stampare i modelli F24 per il pagamento.
Pertanto, all’agricoltore non viene concessa alcuna scelta e quindi, il datore di lavoro dovrà incaricare l’intermediario alla stampa del modello F24 e successivamente occuparsi delle operazioni di pagamento, con gli eventuali rischi connessi alla scadenza dei termini.
Infine, nel messaggio INPS non vi sono indicazioni sulle modalità procedurali seguite dall’Istituto che consentano di segnalare al datore di lavoro eventuali modifiche intervenute successivamente alla stampa dei dati presenti nel cassetto previdenziale.
Concludendo, quindi, questa novità peggiorerà in ogni caso la vita degli agricoltori, i quali si troveranno costretti a confrontarsi con l’ennesimo nuovo scoglio burocratico o, in alternativa, ad evitarlo pagando i propri consulenti affinché se ne occupino al posto loro. Alla faccia delle politiche di semplificazione.