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Accanto alle tante novità fiscali, numerose sono anche le nuove previsioni per il mondo del lavoro contenute nella Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017). Ecco alcune delle misure più interessanti.
SGRAVI CONTRIBUTIVI, INCENTIVI PER ASSUNZIONE DEI GIOVANI
In attesa delle circolari esplicative da parte degli Enti interessati, la Legge di Bilancio 2018 introduce un nuovo incentivo strutturale all’occupazione giovanile in forma stabile.
L’assunzione di lavoratori di età inferiore ai 30 anni (per il solo anno 2018 l’esonero viene riconosciuto ai giovani che non abbiano compiuto 35 anni) effettuate dal 01.01.2018, con contratto a tempo indeterminato e che non abbiano mai avuto un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con lo stesso o con altri datori di lavoro (al riguardo come sopra specificato si attendono chiarimenti) spetta:
L’esonero viene riconosciuto anche in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato con decorrenza 01.01.2018 (nel rispetto del requisito anagrafico) oltre ai casi di trasformazione a tempo indeterminato di contratti di apprendistato.
È importante precisare che l’esonero contributivo per le nuove assunzioni non è applicabile ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato oltre a non essere cumulabile con altri incentivi previsti dalla vigente normativa.
La Legge prevede inoltre un esonero totale, fermo restando il predetto limite di 3.000 euro annui e il rispetto del requisito anagrafico, nel caso in cui i datori di lavoro privati assumano, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro, attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale o in alta formazione.
Gli incentivi introdotti hanno inoltre riservato maggiori agevolazioni per il SUD.
In attesa dei programmi operativi, per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato di giovani con età inferiore ai 35 anni oppure di soggetti con età superiore a 35 anni ma privi di un regolare rapporto di lavoro da almeno 6 mesi e residenti nelle regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’esonero passa dal 50% al 100% nella misura massima di 8.060 euro all’anno.
DIVIETO DI PAGAMENTO IN CONTANTE DELLE RETRIBUZIONI
Una delle più dirompenti novità della Legge di Bilancio 2018, invece, riguarda l’introduzione del divieto di pagamento in contante delle retribuzioni.
A partire dal 1° luglio 2018, infatti, i datori di lavoro o i committenti potranno erogare retribuzioni o compensi ai lavoratori mediante l’utilizzo dei seguenti strumenti di pagamento:
- bonifico bancario;
- strumenti di pagamento elettronico;
- pagamenti in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
- assegno.
Indipendentemente dalla tipologia del rapporto di lavoro, non sarà più possibile corrispondere la retribuzione tramite denaro contante.
Sono soggetti alla nuova disciplina tutti i rapporti di lavoro subordinato ex art. 2094 c.c., nonché tutte le collaborazioni coordinate e continuative ed i contratti stipulati tra cooperative e soci.
Si precisa inoltre che, la sottoscrizione del cedolino paga non costituirà prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.
Nel caso in cui vengano violate le disposizione di cui sopra, è prevista per i Datori di Lavoro o Committenti una sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro.
AUMENTO SOGLIE BONUS 80 EURO “Bonus Renzi”
La Legge di Bilancio 2018 ha modificato l’art. 13, comma 1-bis del TUIR, incrementando di 600 euro i livelli reddituali per poter beneficiare del cosiddetto Bonus Renzi (i famosi 80 euro).
Fino al 2017, l’intero bonus, nella misura massima annua di 960 euro, era attribuito ai percettori di un reddito non superiore a 24.000 euro annui. Dal 2018 la soglia è stata innalzata di € 600, pertanto fino a 24.600 euro il bonus sarà percepito per intero.
Per chi, invece, percepisce redditi compresi tra 24.600 e 26.600 euro il bonus sarà riproporzionato secondo le disposizioni vigenti.
Infine, chi percepisce un reddito superiore a 26.600 euro non avrà diritto al Bonus 80€
PROROGA LUL E DMAG
Negli ultimi mesi, prima dell’uscita della Legge di Bilancio si è parlato molto della tenuta del Libro Unico Lavoro (LUL) presso il Ministero del Lavoro e dell’invio mensile anziché trimestrale come avviene oggi della Denuncia Manodopera Agricola (DMAG).
La Legge di Bilancio 2018 ha prorogato entrambe le disposizioni a gennaio 2019.
PREMIO NASCITE
Per dare continuità alle misure a sostegno della famiglia e alla maternità è stato prorogato l’assegno di 960 euro annui per i figli nati o adottati nell’anno 2018.
Tale importo sarà erogato dall’INPS in quote mensili a decorrere dal mese di nascita o di adozione (previa richiesta dell’interessato). Il bonus è corrisposto esclusivamente fino al compimento del primo anno di età del bambino e non concorre alla formazione del reddito complessivo.