Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Ad inizio 2017 erano stati aboliti, ma ora potrebbero tornare: nell’ambito della formazione della legge di conversione del Decreto Dignità, qualche giorno fa è stato votato l’emendamento che potrebbe reintrodurre i voucher in Italia.
Si tratta di una proposta che ha già scatenato grande dibattito tra le parti sociali e di cui, sicuramente, si parlerà per diverso tempo.
I nuovi voucher potranno essere utilizzati solo in alcuni settori produttivi, in particolare quelli caratterizzati da una forte vocazione stagionale. Tra questi, senza dubbio, vanno ricompresi quelli del turismo e dell’agricoltura.
Per le strutture ricettive, sarà possibile utilizzare i buoni lavoro solo se aventi un numero inferiore ad 8 dipendenti. Per il settore agricolo, invece, via libera ai voucher solo in caso di lavoro stagionale, svolto da:
Un aspetto innovativo dei nuovi voucher consiste nel significativo aumento del limite di utilizzo, il quale è stato elevato da 3 a 10 giorni. Ciò significa che le imprese agricole potranno utilizzare i buoni lavoro con riferimento ad un arco temporale non superiore a 10 giorni dalla data di emissione: si tratta da un lato di un’interessante semplificazione per i datori, semplificazione che agevola anche la realizzazione di condotte fraudolente e abusi.
Come già accennato, il ventilato ritorno dei voucher ha già creato discussioni e dibattiti. Mentre alcune associazioni vedono nei buoni lavoro la possibilità di togliere dal sommerso migliaia di lavoratori, alcune sigle sindacali hanno già organizzato movimenti di protesta contro uno strumento che, con fin troppa facilità, si presta a condotte abusive che vanno a danno dei soli lavoratori.
Tra opportunità ed abusi, sembra difficile, ad oggi, poter fare propria una delle suesposte posizioni.
Bisogna tenere conto di tanti fattori. Si pensi, ad esempio, alle modalità dell’intero sistema di gestione dei voucher. Attualmente, la procedura si svolge in toto all’interno del portale INPS (in modalità telematica), ma la complessità degli strumenti e le tempistiche eccessivamente dilatate ne hanno notevolmente limitato l’utilizzo.
E’ bene sottolineare che nel settore agricolo gli strumenti contrattuali attualmente in vigore consentono un’elevata flessibilità gestionale del rapporto di lavoro. Il contratto nazionale dell’agricoltura prevede la possibilità per l’imprenditore agricolo di assumere a tempo determinato ed a giornate, retribuendo il lavoratore esclusivamente per le ore di effettivo lavoro ed il versamento dei contributi nel rispetto dei minimali INPS.
Pertanto, la reintroduzione dei voucher potrebbe anche non essere un magico ritorno ad un passato glorioso: molto dipenderà dalla stesura definitiva del testo, dalla semplicità di utilizzo e da tanti fattori ad oggi non facilmente immaginabili. Non resta che attendere gli sviluppi di questa situazione.