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Abbiamo visto nella precedente circolare "Realtà aumentata: stato dell’arte e applicazioni - parte 1" cosa si intenda per realtà aumentata e quali siano le sue applicazioni in svariati settori produttivi.
Anche per quanto riguarda il settore agricolo, lo strumento principale che supporta questa trasformazione è ovviamente lo smartphone, il quale è in grado di riprendere la realtà circostante, tramite la fotocamera integrata ed arricchirla con informazioni provenienti da Internet o da sensori specifici.
Ad oggi, sebbene esistano centinaia di app e software che riguardano la gestione del suolo e la zootecnia in genere, si deve riconoscere che le applicazioni di Augmented Reality sono ancora abbastanza scarse e ferme allo stadio di ricerca, anche se gli esperti del settore si aspettano, per gli anni a venire, una vera e propria “esplosione” di queste tecnologie.
A livello accademico, vi sono studi volti alla realizzazione di applicazioni attraverso le quali effettuare una sovraimpressione della mappa del suolo al paesaggio circostante, osservato attraverso lo smartphone, consentendo di prendere rapide decisioni sulle operazioni colturali.
Altro tema di ricerca è la possibilità di riconoscere e classificare gli insetti nocivi in modo automatico, al fine di determinare il trattamento migliore.
Vi sono infine prototipi che cercano di integrare all’interno dei trattori dei veri e propri “cruscotti intelligenti”, che evidenziano, tramite colori diversi, le aree del campo già lavorate rispetto a quelle da lavorare, oltre che segnalare in tempo reale eventuali pericoli.
Già attiva, invece, è la proposta dell’azienda Väderstad, specializzata in macchinari agricoli, che ha sviluppato una app attraverso la quale è possibile osservare in movimento i loro macchinari nei minimi dettagli, visualizzando, ad esempio, come lavora la camera di alimentazione dei semi della seminatrice, il tutto semplicemente “inquadrando” la macchina, ancora in concessionaria, o addirittura la sola immagine sulla brochure, con evidenti benefici in termini di approfondimento di quanto l’agricoltore sta valutando.
La proposta attualmente più interessante è, però, senza dubbio quella dell’azienda PlantVision, https://plantvision.org/, che propone un sistema “collaborativo” che offre agli agricoltori la possibilità di effettuare scansioni delle proprie piante, anche mediante infrarossi ed ultravioletto, per avere informazioni sullo stato di salute della pianta e su come ottimizzarne la crescita, richiedendo “in cambio” informazioni circa le attività effettuate e la produttività del proprio campo.
Tutte queste informazioni vanno ad alimentare un database che viene consultato da un sistema di Intelligenza Artificiale, predisposto per rispondere alle richieste degli utenti che si trovano in situazioni già segnalate da altri, cercando la soluzione per ottimizzare al massimo la produttività.
© PlantVision – https://plantvision.org
La realtà aumentata è uno straordinario strumento, ancora allo stadio embrionale probabilmente, ma che può mirare a creare un nuovo modo di interazione uomo-ambiente. Le potenziali applicazioni nella fertilizzazione e nell'agricoltura in generale sono moltissime. È necessario però che si crei un contatto sempre più stretto fra il mondo della ricerca informatica e gli agricoltori, in particolare con le grandi industrie del settore, le sole a poter disporre dei capitali necessari per concretizzare un progetto di ricerca in un prodotto commercializzabile.