Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
È stato pubblicato ieri il Decreto Ricostruzione (D.L. 88/2023), con il quale vengono disposte le misure per la gestione del post emergenza nei territori colpiti dagli eventi alluvionali e censiti nel D.L. 61/2023. Il Decreto precisa i compiti ed i poteri del Commissario per la Ricostruzione, la relativa struttura di supporto ed affida al Commissario la valutazione e la definizione dei criteri per stabilire le priorità di intervento e, conseguentemente, di spese dei fondi stanziati.
Con successivi provvedimenti, dovrà essere data attuazione alle diverse misure ammesse dal D.L. 88/2023.
Per quanto riguarda il Commissario straordinario alla ricostruzione, il Provvedimento definisce in 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025 la spesa massima per i compensi e per il funzionamento della struttura di supporto di cui potrà dotarsi.
Il Commissario straordinario opererà a stretto contatto con il Capo Dipartimento della Protezione civile e con il Capo Dipartimento di Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, provvedendo a definire la programmazione delle risorse finanziarie necessarie agli interventi di ricostruzione e ripristino delle strutture e degli immobili, pubblici e privati, nei limiti delle risorse stanziate.
Tra i compiti del Commissario vi sarà la ricognizione e l’attuazione degli interventi di ricostruzione e ripristino che saranno ritenuti urgenti. Inoltre, coordinerà, d’intesa con le Regioni, l’intera attività di ricostruzione e ripristino degli immobili privati ad uso abitativo e produttivo (compresi quelli turistico ricettivi), degli impianti sportivi e degli immobili pubblici. Per tali attività il Commissario potrà avvalersi, sulla base di apposite convenzioni, di strutture dell’Amministrazione dello Stato, compresa l’Amministrazione della Difesa. A tal fine, è autorizzata una spesa massima per l’anno 2023 di ulteriori 11 milioni di euro.
Tra le facoltà che sono concesse al Commissario, vi è quella di nominare dei sub-commissari per ognuna delle Regioni interessate (vi sarebbe già l’intesa di nominare i Governatori dell’Emilia-Romagna, delle Marche e della Toscana).
Ai fini della ricostruzione il Decreto stanzia risorse per 2,5 miliardi di euro, ancorché non tutte immediatamente disponibili, infatti l’erogazione complessiva delle somme è prevista entro il 2025. Nell’immediato, il Commissario avrà però le risorse necessarie per avviare gli interventi più urgenti.
Le risorse sono state ricavate senza istituire ulteriori aggravi sulla fiscalità, optando per la riduzione di altri capitoli di spesa relativi a misure di investimento precedentemente pianificate.
L’articolo 5 del Decreto indica che, nei limiti delle risorse stanziate, spetta al Commissario definire i contenuti del processo di ricostruzione, individuando, tra l’altro, gli interventi di “immediata riparazione”, quelli di “ripristino e ricostruzione” e quelli di “ricostruzione integrata” degli edifici residenziali e produttivi.
Sulla base dei danni effettivamente verificatisi, i contributi potranno coprire fino al 100% delle spese occorrenti, tuttavia, essendo le risorse limitate rispetto alle stime fatte nelle scorse settimane, è difficile pensare che tale percentuale possa essere garantita per tutti gli interventi.
Gli indennizzi potranno riguardare:
Nei contratti per gli interventi di ricostruzione o ripristino effettuati tra privati, ai fini dell’ottenimento dei contributi di cui al D.L. 88/2023, sarà necessario inserire la clausola di rintracciabilità finanziaria con la quale l’appaltatore assume gli obblighi di cui alla Legge 136/2010, finalizzati a prevenire infiltrazioni criminali (antimafia).
Per quanto attiene alle procedure per richiedere l’erogazione di contributi, è previsto che le domande debbano essere indirizzate ai Comuni territorialmente competenti. Oltre all’eventuale documentazione relativa al rilascio dei titoli edilizi, le domande dovranno contenere:
I contributi e i benefici previsti per la ricostruzione privata sono riconosciuti a condizione che gli immobili danneggiati o distrutti dall'evento calamitoso siano muniti del prescritto titolo abilitativo e realizzati in sua conformità, ovvero siano muniti di titolo in sanatoria conseguito alla data di presentazione della relativa istanza.
Con appositi provvedimenti adottati dal Commissario straordinario e dalla struttura di cui si doterà, saranno definite le modalità ed i termini per la presentazione delle domande di concessione di contributi tramite piattaforma informatica.