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Un bando da 10 milioni per finanziare l’acquisto e l’installazione da parte degli agricoltori di reti anti-insetto per la protezione degli impianti frutticoli a rischio; una cabina di regia unica regionale per coordinare gli interventi sul territorio con la partecipazione di tutti i soggetti interessati (Servizi fitosanitari, Università, enti di ricerca, Organizzazioni dei produttori, centrali cooperative, ecc.) e l’avvio nella prossima primavera dei primi test sperimentali di lotta biologica con il lancio massivo di insetti predatori del pericoloso fitofago.
Sono i nuovi interventi messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare l’avanzata della Cimice asiatica (Halyomorpha halys), la specie “aliena” che provoca gravissimi danni alle colture frutticole - in primis le pere, ma anche mele, kiwi e pesche - e che dopo le prime apparizioni qualche anno fa nel Modenese si sta diffondendo a forte velocità nel resto del territorio regionale, a partire dalle province limitrofe di Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, e che dall’anno scorso ha fatto la sua comparsa anche nel Ravennate e in provincia di Forlì-Cesena.
Per andare in soccorso ai produttori che nelle zone più colpite hanno visto compromessi negli ultimi anni i loro raccolti, la Regione sta predisponendo un bando con un plafond di 10 milioni del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 che saranno impiegati per la concessione di contributi all’acquisto e installazione di reti anti-insetto a difesa dei frutteti minacciati dalla cimice.
Gli interventi potranno essere effettuati in tutto il territorio regionale, con priorità alle aree e alle colture più a rischio. L’aliquota di sostegno è pari al 50% della spesa ammissibile, che va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 250.000 euro.
Il bando in via di emanazione permetterà il completamento con coperture laterali di impianti di protezione già esistenti, ad esempio le reti antigrandine. Si stima che in questo modo potranno essere dotati di un sistema di protezione passiva circa 4.000 ettari di frutteti.
Per l’installazione di reti anti-insetto complete in impianti frutticoli di nuova realizzazione si potrà invece beneficiare del sostegno finanziario dei programmi operativi delle Op nell’ambito dell’Ocm ortofrutta, con contribuiti che anche in questo caso dovrebbero aggirarsi intorno al 50%. Questi interventi di sostegno si vanno ad aggiungere ai 900.000 euro stanziati recentemente dalla Regione per abbattere fino a 1,5 punti il costo dei prestiti di conduzione alle imprese, attraverso la concessione di un contributo in conto interesse per il tramite degli Agrifidi, con priorità appunto, a quelle danneggiate dalla Cimice asiatica.