Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
In un recente articolo comparso su questa Rivista si sono posti a confronto 3 importanti concetti: flusso di cassa, utile netto, redditività. Non sempre, come si è visto, l’imprenditore ne conosce appieno le differenze.
A tal proposito il punto chiave in qualsiasi azienda è redigere un bilancio che permetta di determinare oltre alla dimensione economica (ricavi e costi), anche quella patrimoniale (attivo e passivo) e finanziaria (entrate e uscite) dell’azienda.
Come si è visto, inserendo le fatture e calcolando correttamente tutti i costi fissi e gli altri costi di gestione, si effettua un conto economico accurato che permette di valutare efficacemente la reale gestione dell’anno, arrivando a calcolare l’utile netto, significativo solo se nel conto economico sono stati riportati tutti i costi di gestione.
Capire queste differenze, rispettarle ed analizzarle con i metodi appropriati è un passaggio fondamentale per l’innovazione dell’azienda che, in primo luogo, è sempre il risultato di un modo di lavorare più intelligente e fruttuoso.
Il problema sostanziale del settore agro-zootecnico è che in azienda da sempre partecipano forme imprenditoriali molto diversificate: questo ha comportato, spesso, che nel redigere i bilanci aziendali si sottovalutassero alcuni costi relativi a prestazioni fornite proprio dall’imprenditore, perché non comportavano un effettivo esborso monetario.
A tale proposito, in questo contributo si cercherà di costruire un modello di analisi di bilancio che prenda spunto dalle basi teoriche dell’economia agraria relativamente alle “figure” imprenditoriali presenti in azienda.