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Le scelte in azienda in base ai risultati di gestione devono essere supportate e validate da strumenti di analisi che producano indici di facile interpretazione. Serve una metodologia semplice per entrare in un mondo complesso: il modello economico finanziario.
In Italia, nel mondo agricolo, in genere basato sul modello dell’impresa familiare, per vari motivi non si è sviluppata una grande conoscenza del bilancio aziendale e delle relative potenzialità, non ultimo il fatto che le aziende in regime forfettario non sono sottoposte all’obbligo di presentare tale documento. Il significativo cambiamento degli scenari agro-zootecnici negli ultimi trent’anni rende però oggi obbligatorio, di fatto, avvicinarsi a questo prezioso strumento, senza il quale diventa impossibile la gestione corretta ed intelligente della propria azienda.
La principale difficoltà riscontrata nel proporre questo approccio all’imprenditore agricolo è la disinformazione, unita a volte, purtroppo, alla presunzione di conoscere già una cosa che, essendo complessa, non è immediata da comprendere. Alcune aziende, anche di rilevanti dimensioni, navigano ancora secondo la cosiddetta “contabilità del cassetto”, cioè l’osservazione saltuaria del “conto in banca”.
È importante, infatti, “sapere” leggere in modo comparativo i risultati dello stesso bilancio aziendale in relazione alla “figura” dell’imprenditore, alla natura della “forza” lavoro, all’origine dei capitali immessi in azienda e ad altri elementi che differiscono per gestioni alternative.
Il bilancio aziendale consente, infatti, di valutare sotto diversi punti di vista lo stesso fenomeno e nello specifico le dimensioni:
Senza comprendere bene la portata decisiva che questi tre diversi aspetti possono avere e la fondamentale differenza fra loro, si rimane incapaci di cambiare il metodo decisionale e gestionale, insistendo al contrario sulla “contabilità del cassetto” o su approcci similari. Così facendo è come se implicitamente si accettasse di possedere una macchina moderna (analogamente a un’azienda agro-zootecnica innovativa) e come unica informazione disponibile ed accettabile di avere sul “cruscotto” un unico indicatore del livello della benzina.