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La Rivista | nº 01 Gennaio 2019


Il mondo sta cambiando: anche l’agricoltura dovrà adeguarsi

di Luciano Mattarelli, direttore responsabile

È innegabile: la tecnologia sta mutando in maniera radicale il modo di fare azienda. E ciò vale, tanto più, in un settore con radici solide e profonde come quello dell’agricoltura.

L’introduzione della fatturazione elettronica, che dovrebbe manifestare i suoi effetti a partire da gennaio 2019, ha definitivamente innescato un processo di cambiamento che, in poco tempo, eliminerà dal mercato chi non è stato in grado di adeguarsi al “nuovo che avanza”.

Non si tratta di una moda. Siamo davanti ad un nuovo sistema organizzativo che valuterà le imprese non tanto per la loro capacità produttiva, quanto per la capacità dell’organizzazione di adattarsi al mutato contesto. Chi non saprà farsi trovare pronto, corre il reale rischio di finire ai margini del mercato.

L’innovazione digitale ha stravolto il nostro modo di vivere, di relazionarci, di informarci,di comprare, di pagare. Questa evoluzione ha visto smartphone e tablet prima entrare nelle nostre tasche e poi nelle nostre vite, modificando i nostri comportamenti, ma anche il nostro modo di pensare.

La possibilità di avere sempre a portata di mano un accesso alla rete, una connessione con il mondo, è stata per l’uomo moderno un evento epocale, uno di quelli che cambiano le cose e che tracciano una linea netta tra ciò che era prima – e non sarà più – e ciò che sarà.

Come in ogni grande rivoluzione culturale che si rispetti, davanti ad un nuovo modo di come in ogni grande rivoluzione culturale che si rispetti, davanti ad un nuovo modo di pensare e di vedere il mondo, ci sono due possibilità: combattere le novità o adattarsi.

Quanto l’innovazione e la tecnologia stiano cambiando il modo di fare agricoltura, lo si vede anche nella sempre maggiore diffusione dei droni, il cui utilizzo è stato definito da alcuni un “volo sul futuro”.

I droni rappresentano il futuro dell’agricoltura di precisione, strumenti che permettono di massimizzare la resa agricola attraverso sofisticati strumenti di monitoraggio e di ridurre in modo drastico i costi. I droni, infatti, offrono dall’alto una prospettiva inedita, un punto di osservazione privilegiato da cui è possibile raccogliere dati e informazioni su ogni singola pianta, monitorare lo stato fisiologico delle colture e l’insorgenza di eventuali malattie.

Calcolando infatti, con esattezza, le quantità di fertilizzanti o pesticidi di cui una coltivazione ha bisogno, è possibile evitare trattamenti inutili riducendo i costi di produzione e preservando l’equilibrio ambientale.

Stiamo vivendo un momento cruciale per l’agricoltura italiana, un momento che forse non siamo nemmeno completamente pronti ad affrontare

Nel mondo, però, come si sa, non ci sono mezze misure, si tratta sempre di vivere o morire. Allora non resta che rimboccarsi le maniche: davanti a noi, c’è una dura e profonda nuova fase di cambiamento che ci attende.


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Le tematiche dal mondo agricolo, analisi e commenti sulle problematiche di carattere fiscale, civile e giuslavoristico, toccando anche settori importanti come quello del contenzioso o quello tecnico-economico...

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