Tra i nuovi modelli ISA approvati ve ne sono due dedicati all’agricoltura e precisamente sono il modello AA01S riservato alle attività di coltivazione, silvicoltura ed utilizzo di aree forestali e il modello AA02S destinato ad accogliere i dati relativi alle attività di allevamento, caccia e servizi connessi.
Gli ISA consentono di fornire indicazioni circa la normalità e la coerenza della gestione delle imprese e lavoratori autonomi. I suddetti modelli rappresentano quindi delle “guide” che indicano i dati necessari per determinare un indice che dovrebbe rappresentare l’affidabilità e la coerenza fiscale del contribuente.
Gli indici di affidabilità si applicheranno per la prima volta nella dichiarazione dei redditi di quest’anno, e saranno parte integrante del modello redditi per tutti i soggetti obbligati, la cui attività rientra tra quelle per le quali sono già stati definiti i rispettivi ISA.
Gli ISA sostituiscono gli studi di settore e, come lo strumento che li ha preceduti, non si dovranno applicare ai soggetti che determinano il reddito in base a criteri fondiari o forfettari. Saranno invece obbligate alla compilazione del nuovo modello tutte quelle imprese agricole che determinano il reddito secondo i criteri ordinari (costi-ricavi). Infatti, l’art. 2, comma 1 lett. b) del D.M. 28/12/2018 dispone che sono esclusi dall’applicazione dell’ISA, i contribuenti che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfettari.
Ai contribuenti obbligati, al termine dell’inserimento dei dati, sarà assegnato un voto che ne rappresenta appunto l’affidabilità. Tale valore potrà determinare, a seconda del punteggio ottenuto, dei vantaggi per il contribuente (regime premiale).
I voti assegnati andranno da 1 a 10 ed i contribuenti più virtuosi potranno beneficiare ad esempio dell’esonero dall’obbligo del visto di conformità per la compensazione di crediti, della presentazione di garanzie per la richiesta di rimborsi, l’esclusione dall’applicazione di accertamenti sintetici ed altri vantaggi che saranno individuati con uno specifico decreto.
In questi giorni sono in corso i tavoli tecnici per definire i parametri per assegnare i diversi livelli di affidabilità (voti) e conseguentemente i vantaggi da attribuire a seconda del livello di affidabilità raggiunto.
Struttura dei modelli
Ogni modello si compone dei seguenti quadri:
- Frontespizio;
- Quadro A – Personale;
- Quadro B – Unità locali;
- Quadro C – Elementi specifici dell’attività;
- Quadro E – Dati per la revisione;
- Quadro F – Dati contabili.
Il modello AA01S dovrà essere compilato da quelle imprese che, nel corso dell’anno 2018, hanno svolto come attività prevalente una tra quelle di seguito indicate:
- Coltivazione di cereali (escluso il riso) - 01.11.10;
- Coltivazione di semi oleosi - 01.11.20;
- Coltivazione di legumi da granella - 01.11.30;
- Coltivazioni miste di cereali, legumi da granella e semi oleosi - 01.11.40;
- Coltivazione di riso - 01.12.00;
- Coltivazione di ortaggi (inclusi i meloni) in foglia, a fusto, a frutto, in radici, bulbi e tuberi in piena aria (escluse barbabietola da zucchero e patate) - 01.13.10;
- Coltivazione di ortaggi (inclusi i meloni) in foglia, a fusto, a frutto, in radici, bulbi e tuberi in colture protette (escluse barbabietola da zucchero e patate) - 01.13.20;
- Coltivazione di barbabietola da zucchero - 01.13.30;
- Coltivazione di patate - 01.13.40;
- Coltivazione di tabacco - 01.15.00;
- Coltivazione di piante per la preparazione di fibre tessili - 01.16.00;
- Coltivazione di fiori in piena aria - 01.19.10;
- Coltivazione di fiori in colture protette - 01.19.20;
- Coltivazione di piante da foraggio e di altre colture non permanenti - 01.19.90;
- Coltivazione di uva - 01.21.00;
- Coltivazione di frutta di origine tropicale e subtropicale - 01.22.00;
- Coltivazione di agrumi - 01.23.00;
- Coltivazione di pomacee e frutta a nocciolo - 01.24.00;
- Coltivazione di altri alberi da frutta, frutti di bosco e frutta in guscio - 01.25.00;
- Coltivazione di frutti oleosi - 01.26.00;
- Coltivazione di piante per la produzione di bevande - 01.27.00;
- Coltivazione di spezie, piante aromatiche e farmaceutiche - 01.28.00;
- Coltivazione di altre colture permanenti (inclusi alberi di Natale) - 01.29.00;
- Riproduzione delle piante - 01.30.00;
- Coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali: attività mista - 01.50.00;
- Attività di supporto alla produzione vegetale - 01.61.00;
- Attività che seguono la raccolta - 01.63.00;
- Altre lavorazioni delle sementi per la semina - 01.64.09;
- Silvicoltura e altre attività forestali - 02.10.00;
- Utilizzo di aree forestali - 02.20.00;
- Raccolta di prodotti selvatici non legnosi - 02.30.00;
- Servizi di supporto per la silvicoltura - 02.40.00.
Gli elementi peculiari dell’attività svolta, utili alla definizione dell’indice, sono raccolti nel quadro C e seguenti.
Per ogni tipologia di attività esercitata andrà indicata la percentuale dei ricavi conseguiti in rapporto ai ricavi complessivi.
Si tratta quindi di indicare valori che non sempre sono rappresentati in contabilità con il dettaglio previsto dagli ISA (ad esempio: coltivazione di cereali 50%; coltivazione di frutta 25%; coltivazione di ortaggi 25%).
L’incidenza dei ricavi per attività svolte conto terzi andrà indicata separatamente.
Il modello prevede inoltre l’indicazione in ettari delle superfici destinate alle coltivazioni distinta per Regione (qualora l’impresa operi in più Regioni). La superficie andrà inoltre distinta per zona: pianura, collina e montagna. Invece, andrà indicata separatamente e in metri quadri la superficie dedicata al magazzino, alla vendita o alla trasformazione.
Anche la clientela andrà suddivisa per categorie ed a ognuna di esse occorrerà attribuire le percentuali dei ricavi determinati in rapporto ai ricavi complessivi.
Invece il modello AA02S dovrà essere compilato da quelle imprese che, nel corso dell’anno 2018, hanno svolto come attività prevalente una tra quelle di seguito indicate:
- Allevamento di bovini e bufale da latte, produzione di latte crudo – 01.41.00;
- Allevamento di bovini e bufalini da carne – 01.42.00;
- Allevamento di cavalli e altri equini – 01.43.00;
- Allevamento di ovini e caprini – 01.45.00;
- Allevamento di suini – 01.46.00;
- Allevamento di pollame – 01.47.00;
- Allevamento di conigli – 01.49.10;
- Allevamento di animali da pelliccia – 01.49.20;
- Apicoltura – 01.49.30;
- Bachicoltura – 01.49.40;
- Allevamento di altri animali nca – 01.49.90;
- Altre attività di supporto alla produzione animale (esclusi i servizi veterinari) – 01.62.09;
- Caccia, cattura di animali e servizi connessi – 01.70.00.
Anche in questo caso, oltre ai dati anagrafici e generali dell’impresa, compresi i dati del personale e delle unità locali, sono richiesti i dati specifici delle attività svolte.
Qualora l’attività di allevamento preveda anche l’attività di trasformazione, l’incidenza dei ricavi di ogni singolo settore andrà calcolata e specificata (esempio: allevamento di bovini da latte, produzione di derivati, coltivazioni agricole).
I ricavi andranno poi soppesati al fine di indicare:
- se l’attività di allevamento possa essere considerata di tipo estensivo, semi-estensivo o intensivo;
- l’incidenza in base alla tipologia di animali allevati;
- l’incidenza in base alla tipologia di prodotti ottenuti;
- l’incidenza a seconda della tipologia di clientela;
- l’incidenza delle produzioni derivanti da produzioni biologiche certificate.
Inoltre, per le attività di allevamento sono richieste le superfici in metri quadrati dei locali destinati
- all’allevamento, ricovero e stoccaggio;
- a magazzino;
- alla produzione e/o lavorazione;
- alla vendita.
Ricordiamo che, analogamente ai modelli previsti per il settore agricolo, vi sono poi i modelli appositamente predisposti per le altre attività di impresa e lavoro autonomo.
Come si può intuire, molti di questi dati dovranno essere calcolati, ricercati tra i documenti aziendali e in taluni casi misurati in loco. È pertanto consigliabile raccogliere per tempo tutte le informazioni che saranno necessarie alla compilazione dei nuovi modelli ISA.
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