La Rivista | nº 00 Dicembre 2018
La fattura elettronica in agricoltura
di Gian Paolo Tosoni, tributarista
La fattura elettronica irrompe anche in agricoltura senza esclusioni, se non per i produttori agricoli con un volume d’affari non superiore a 7.000 euro e ciò per il semplice fatto che essi non sono legittimati a fare la fattura.
Quella che si prospetta, sarà una rivoluzione nella gestione amministrativa delle imprese agricole, una rivoluzione equivalente a quella del 1973 quando fu introdotta l’IVA nel settore agricolo.
Quindi, via i bollettari e spazio al computer senza il quale la fattura elettronica non si potrà più fare.
Certamente saranno di aiuto i consulenti, le associazioni di categoria, le società di software, ma decisivo sarà il cambio di mentalità che si imporrà soprattutto per l’imprenditore agricolo.
La fattura elettronica altri non è che un file che viaggia nella rete internet. La trasmissione della fattura elettronica detta i tempi ed è impossibile sfuggirvi; ad esempio, se un giorno vieneconsegnato un prodotto agricolo e si vuole fare la fattura immediata non si potrà rinviarne l’emissione per oltre 10 giorni (dal 1° luglio 2019), perché la trasmissione evidenzierebbe il ritardo nella emissione.