tr?id=945082922274138&ev=PageView&noscript=1 Le frodi agroalimentari: gli strumenti di tutela

La Rivista | nº 11 Novembre 2019


Le frodi agroalimentari: gli strumenti di tutela

di Gualtiero Roveda, avvocato

Il settore agroalimentare è sotto attacco. Le frodi in materia, a livello mondiale, sono in preoccupante aumento. Quella delle frodi è una tipologia delittuosa in costante espansione per i cospicui guadagni che può procurare. Il fenomeno disorienta i consumatori e danneggia l’intera filiera, dagli agricoltori ai commercianti.

Le notizie di cronaca sono allarmanti. Solo l’operazione Opson VIII, conclusasi nell’aprile scorso, coordinata da Europol e Interpol in 78 paesi, ha determinato l’arresto di 672 persone e il sequestro di cibi e bevande per oltre 100 milioni di euro.

La situazione italiana rispecchia quella internazionale.

In occasione del recente Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio sono stati diffusi i dati della ricerca Coldiretti/Ixè: nel 2018 un italiano su cinque è stato vittima di frodi alimentari relative all’acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati con effetti sulla salute in aumento. Nello stesso anno le notizie di reato in materia agroalimentare sono aumentate del 58% in relazione ai principali comparti, dal biologico al vino, dall’olio all’ortofrutta, dalle conserve ai cereali. L’indagine si è basata sull’esito dei risultati operativi di circa 25 mila controlli effettuati dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) nei primi otto mesi dell’anno.

1. LA POLITICA EUROPEA DI CONTRASTO ALLE FRODI

L’Unione Europea persegue sostanzialmente due obiettivi in materia di sicurezza alimentare: quello di proteggere salute e interessi dei consumatori e quello di favorire il corretto funzionamento del mercato unico europeo.

Recentemente, per contrastare il problema delle frodi, è stato emanato il Regolamento (UE) 2017/625 con il quale sono state stabilite regole integrate per prevenire, eliminare o ridurre il livello di rischio lungo la catena agroalimentare. L’intento è quello di assicurare ai vari Stati membri un approccio armonizzato in materia di controlli ufficiali e di altre attività effettuate per garantire l’applicazione della legislazione comune in materia. La normativa stabilisce regole di controllo basate sul rischio globale lungo la catena agroalimentare e consente alle autorità nazionali di indirizzare le risorse dove risulta maggiormente necessario. Mediante un approccio mirato, la frequenza dei controlli è collegata ai rischi che un prodotto o un processo presenta per quanto riguarda la frode, la salute, la sicurezza, il benessere degli animali o, in alcuni casi, l’ambiente.

Per visionare il contenuto devi avere un abbonamento attivo


Sei già abbonato?






SCOPRI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA RIVISTA

Please publish modules in offcanvas position.