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La Rivista | nº 04 Aprile 2019


L'ortofrutta e le misure settoriali della PAC 2021 - 2027. Confermato l'impianto dell'attuale OCM ortofrutta.

del prof. Angelo Frascarelli, docente di politica agroalimentare

La proposta della Commissione europea si articola in tre regolamenti:

  1. regolamento del piano strategico della PAC;
  2. regolazione orizzontale;
  3. regolamento che modifica l’OCM.

Il primo regolamento riunisce in un’unica cornice legislativa tre precedenti atti normativi:

  • l’attuale regolamento sui pagamenti diretti (Reg. 1307/2013);
  • le misure settoriali, contenute attualmente nell’OCM (Reg, 1308/2013);
  • l’attuale regolamento sullo sviluppo rurale (Reg. 1305/2013).

Il secondo regolamento è la rivisitazione dell’attuale regolamento orizzontale (Reg. 1306/2013).
Il terzo regolamento mantiene l’architettura e le caratteristiche principali del Reg. 1308/2013, modificando un numero limitato di disposizioni, ma soprattutto elimina le disposizioni relative agli interventi settoriali che in futuro saranno disciplinati dal primo regolamento e faranno parte degli Stati membri al fine di garantire una migliore coerenza degli interventi della PAC.

Anche il sostegno all’ortofrutta, come tutti i sostegni settoriali, passano dall’attuale regolamento dell’OCM al “regolamento del piano PAC”; ciononostante mantiene l’impianto dell’attuale OCM ortofrutta con il finanziamento alle OP e alle AOP.

Sostegni settoriali nel Piano PAC

Il cambiamento più importante nella futura gestione dell’OCM è il passaggio degli interventi settoriali (ortofrutta, vitivinicolo, olio di oliva, apicoltura, luppolo) dal Reg. 1308/2013 al regolamento generale sulla PAC, insieme ai pagamenti diretti e al sostegno allo sviluppo rurale. Di conseguenza, i sostegni settoriali entrano nei Piani Strategici degli Stati membri.

Lo spostamento dei sostegni settoriali (ortofrutta, vitivinicolo, olio di oliva, apicoltura, luppolo) dal Reg. 1308/2013 al regolamento generale sulla PAC è una scelta importante, che ha l’obiettivo di garantire una migliore coerenza degli interventi della nuova PAC In tale modo, i Piani Strategici assumono un connotato di un vero e completo piano agricolo e rurale nazionale, che include tutti gli interventi: pagamenti diretti, misure di mercato, sviluppo rurale (tab. 1).

Una novità importante sarà la possibilità di inserire anche interventi facoltativi in nuovi settori (carni bovine, suine, ovi-caprine, pollame, uova latte e prodotti lattiero-caseari), con un plafond pari al 3% del massimale nazionale dei pagamenti diretti, con un modello di sostegno analogo a quello attualmente esistente per l’ortofrutta.

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