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La lotta all’evasione fiscale rappresenta uno dei temi che, negli ultimi anni, sta assumendo un’importanza sempre maggiore e su cui l’Amministrazione finanziaria sta investendo sempre più energie e risorse.
Il mondo dell’agricoltura non deve ritenersi escluso da tale ondata di controlli e per provare a capire qualcosa in più, abbiamo analizzato le linee guida che la Guardia di Finanza è chiamata a seguire nell’ambito dei controlli e nella scelta dei soggetti da sottoporre a verifica.
Inoltre, abbiamo ritenuto utile approfondire le indicazioni fornite sulle modalità di rideterminazione del ricarico applicato sui prodotti venduti, modalità che sempre più spesso colpisce quegli operatori del settore, come ad esempio i florovivaisti, che oltre all’attività agricola svolgono anche un’attività commerciale con determinazione del reddito a costi/ricavi.
La Guardia di Finanza, con la Circolare 1/2018, ha introdotto quelle che sono le nuove linee guida in ambito di verifiche fiscali illustrando gli indirizzi operativi nell’attività di contrasto all’evasione.
Un paragrafo specifico della Circolare è dedicato al processo di raccolta, selezione, analisi ed elaborazione di dati che, grazie all’avvento del telematico e alla sempre maggiore implementazione di adempimenti fiscali, costituiscono un immenso patrimonio a disposizione degli Uffici.
L’enorme mole di dati di cui il sistema dispone viene utilizzata dalle autorità giudiziarie per intercettare, con sempre maggior efficacia, le forme di evasione. È proprio in quest’ottica, infatti, che si tenta di far convergere l’attenzione delle unità operative su quei soggetti che manifestano indicatori di pericolosità fiscale.
Tale attività, in gergo tecnico definita come intelligence, prevede la conoscenza di tutti i fenomeni elusivi, evasivi e di frode, categorizzati in base alle diverse tipologie di contribuenti, atte a diventare delle vere e proprie “linee guida” da seguire per le verifiche della GdF.
Ma quali sono quei contribuenti che saranno oggetto di attenzione da parte del fisco?
A tal proposito, l’Amministrazione finanziaria ritiene opportuno focalizzare le proprie risorse su quei contribuenti che presentano redditi ridotti e non validamente giustificati.
Inoltre, viene evidenziata l’opportunità di non disperdere energie in contestazioni di natura essenzialmente formale o di esiguo ammontare che, oltre a creare inefficienze, determinerebbero una percezione errata dell’operato dell’Agenzia.
Peraltro, nella fase di selezione, la scelta tra un soggetto o un altro deve essere effettuata coniugando il principio di equità con quello di proficuità dell’azione amministrativa; pertanto si dovrà monitorare la solvibilità del contribuente.
Tali nozioni di carattere generale trovano più specifica applicazione quando si entra nel merito dell’attività di verifica della Guardia di Finanza.