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La Rivista | nº 12 Dicembre 2019


Scissione finalizzata alla separazione del ramo agricolo da quello commerciale con successiva opzione, da parte della società beneficiaria agricola, per la determinazione catastale del reddito: è abusiva del diritto?

di Maurizio Leo, avvocato

Premessa

La scissione è un’operazione straordinaria, attraverso la quale una società, detta scissa, trasferisce l’intero suo patrimonio o parte dello stesso ad altre società, dette beneficiarie, con assegnazione, ai soci della prima, delle azioni o delle quote delle società beneficiarie.

Le ragioni di natura economica che possono condurre alla realizzazione di un’operazione di scissione possono essere ricercate nell’esigenza di ristrutturare e riorganizzare l’assetto aziendale. In particolare, il ricorso a tale operazione può risultare molto utile per frazionare grandi realtà aziendali allo scopo di creare nuove società, economicamente, patrimonialmente e finanziariamente più equilibrate e più autonome, in grado di concentrarsi esclusivamente o prevalentemente sull’attività caratteristica. È il caso di quelle società per azioni agricole che, svolgendo anche attività di natura commerciale, decidano di separare le due attività di modo da conseguire obiettivi economici e di efficientemento gestionale e organizzativo. Infatti, la scissione della parte agricola da quella commerciale potrebbe consentire di:

  • porre le condizioni per sviluppare competenze manageriali specialistiche e, quindi, ampliare l’efficacia e l’efficienza delle singole iniziative imprenditoriali, nell’ottica di un loro sviluppo;
  • sviluppare, attraverso un migliore sfruttamento del marchio, nuovi mercati e nuove marginalità;
  • isolare i rischi connessi alle distinte attività, evitando che eventuali risultati negativi dell’una incidano sull’altra.

Data l’importanza che questa operazione può rivestire per le strategie delle imprese agricole che svolgano anche attività commerciale in un’ottica di riorganizzazione aziendale, appare necessario esaminare con grande attenzione i casi in cui le stesse possano essere considerate abusive del diritto ai sensi dell’art. 10-bis della Legge 27 luglio 2000, n. 212 (di seguito, “art. 10-bis” dello Statuto del contribuente). Più specificatamente, il presente contributo intende approfondire principalmente il tema della natura abusiva o meno delle scissioni realizzate da società per azioni e finalizzate alla separazione del ramo agricolo da quello commerciale. In particolare, ci si soffermerà sull’ipotesi in cui, a seguito della scissione, la società beneficiaria agricola decida di optare per la determinazione catastale del reddito ai sensi dell’art. 1, comma 1093, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (di seguito, “Legge Finanziaria 2007”).

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